La casa dei bambini progettata dal giovane architetto cinese Ziyu Guo si aggiudica il primo premio del concorso di architettura internazionale Kaira Looro Competition, lanciato dall’organizzazione umanitaria non-profit Balouo Salo. L’edizione 2022 del contest nasce con l’obiettivo di selezionare e costruire un centro per tutelare la salute dei più piccoli e prevenirne la malnutrizione in un contesto rurale dell'Africa sub-sahariana. Al secondo posto si piazza un team di progettisti ancora una volta provenienti dalla Cina – Shimin Zhou, Wanning Liao, Tianchen Xu, Hanyang Liu e Joseph Ongaco – mentre sull’ultimo gradino del podio c’è la proposta progettuale del thailandese Nattaphon Worawanitchaphong. Sono state assegnate anche due menzioni d’onore e cinque menzioni speciali; sono stati inoltre selezionati 20 progetti finalisti e 20 "Top 50".
Nata nel 2016, la Kaira Looro Competition si rivolge principalmente a studenti e giovani professionisti ed è aperta agli addetti ai lavori da tutto il mondo e non solo: possono infatti partecipare architetti, ingegneri e designer, ma anche chiunque sia pronto a cimentarsi con la sfida progettuale che di volta in volta viene proposta. L’iniziativa è pensata con il duplice scopo di scoprire nuovi talenti e contribuire a migliorare le condizioni di vita nei Paesi in via di sviluppo adottando modelli di architettura sostenibili a scopo umanitario. In particolare, la Kaira Looro Competition 2022 è volta a perseguire il secondo dei Sustainable Developments Goals definiti dall'Organizzazione delle Nazioni Unite, “Zero Hunger by 2030”. L’edizione di quest’anno del contest, i cui proventi verranno donati in beneficienza, ha visto la partecipazione di 835 progetti da tutto il mondo, con l’Italia fra i Paesi più presenti.
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La casa dei bambini sorgerà nel villaggio di Baghere nel sud del Senegal, dove un bambino su tre è a rischio malnutrizione. Nella nuova struttura si mira dunque a combattere e prevenire questa piaga sociale, che globalmente colpisce 149 milioni di bambini tra gli zero e i cinque anni, attraverso visite mediche pediatriche e socioassistenziali, oltre allo sviluppo di programmi di sensibilizzazione igienico-sanitaria per le famiglie del posto. Il concorso mira ad accrescere la consapevolezza di tutti riguardo al tema della malnutrizione e la presa di coscienza da parte di architetti e designer della loro responsabilità sociale in questo senso. Sul piano tecnico, tre sono i requisiti progettuali richiesti dal concorso: essere facilmente realizzabile tramite tecnologie sostenibili e adattabili all'autocostruzione, utilizzare materiali naturali e/o di riciclo reperibili sul territorio ed essere integrato al contesto ambientale, sociale e culturale del luogo.
I progetti sono stati valutati da una giuria composta da architetti di rilievo internazionale, tra cui diversi italiani, insieme a esperti nel settore dell’alimentazione: Kengo Kuma (Kengo Kuma & Associates), Mario Cucinella (Mario Cucinella Architects), Agostino Ghirardelli (SBGA | Blengini Ghirardelli), Benedetta Tagliabue & Ana Gallego (EMBT Miralles Tagliabue), Mphethi Morojele (MMA Design Studio), Alice Dietsch (AL_A), Giuseppe Mazzaglia (MVRDV), Sharon Devis (Sharon Davis Design), Ligia Nunes (Architecture Sans Frontières International), Saad El Kabbaj + Driss Kettani + Mohamed Amine Siana, affiancati dal comitato scientifico di Balouo Salo e Kaira Looro.
Primo, secondo e terzo progetto classificato riceveranno un premio rispettivamente di 5mila, 2mila e mille euro, oltre alla possibilità di svolgere un tirocinio rispettivamente presso gli studi Kengo Kuma Associates, Mario Cucinella Architects e SBGA Blengini Ghirardelli. Il progetto vincitore sarà costruito nell’ambito di un programma di beneficenza con un team di volontari e con la partecipazione della comunità locale.
All images courtesy of Balouo Salo