“Oltre lo spazio, oltre il tempo. Il sogno di Ulisse Aldrovandi” porta fino allo Spazio
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“Oltre lo spazio, oltre il tempo. Il sogno di Ulisse Aldrovandi” porta fino allo Spazio

Un percorso espositivo e di ricerca fra arte e scienza in occasione dei 500 anni dalla nascita dello scienziato

BIG - Bjarke Ingels Group | Diverserighestudio

“Oltre lo spazio, oltre il tempo. Il sogno di Ulisse Aldrovandi” porta fino allo Spazio
Scritto da Redazione The Plan -

L’uomo sta volando o sta precipitando? In quale direzione sta andando l’umanità e con quali traiettorie di sviluppo sociale? A queste domande, che rappresentano la genesi di una riflessione condivisa e collettiva, si vuole provare a dare qualche risposta attraverso la mostra Oltre lo spazio, oltre il tempo. Il sogno di Ulisse Aldrovandi. In calendario dal 4 febbraio al 28 maggio 2023 in occasione dei 500 anni dalla sua nascita e allestita negli spazi della Fondazione Golinelli, è infatti il nuovo progetto espositivo curato da quest’ultima insieme al Sistema museale di Ateneo dell’Alma Mater Studiorum di Bologna, che fa seguito alla prima mostra L’altro Rinascimento a Palazzo Poggi: in un allestimento firmato dall’architetto Simone Gheduzzi di diverserighestudio, un inconsueto connubio di opere, reperti e installazioni porta al dialogo reciproco quadri di Bartolomeo Passarotti, Giacomo Balla, Mattia Moreni, opere di Nicola Samorì, reperti per la prima volta usciti dagli spazi del Sistema museale dell’Università di Bologna e strumenti dell’Agenzia spaziale europea (Esa). Grazie a tale rapporto tra passato e presente – che è anche un rapporto tra arte e scienza – è possibile fare proprio lo stesso sguardo siderale con il quale è stata concepita la mostra che, a sua volta, permette di dare senso anche all’accostamento di elementi e opere d’arte che sembrano non avere alcuna attinenza tra loro e che portano l’occhio dell’osservatore a seguire continui e repentini cambi di direzione.

«Dare forma al tempo»: è questo l’obiettivo che si è dunque posto Simone Gheduzzi, trattandolo alla stregua di un’opera d’arte a sé stante. Ed è proprio tale considerazione che permette di congelarlo, di fermare per un istante il suo incessante fluire.

«L’idea dell’allestimento è quella di dare forma e colore al tempo – ha specificato il fondatore di diverserighestudio –, che diventa solo spazio attraverso il materializzarsi di una serie di steli zenitali, sovrapponibili al disegno della costellazione principale del cielo australe, la Croce del Sud, invisibile alle nostre latitudini e formata da quattro stelle luminose disposte a croce latina».

Il cuore della mostra, dopo l’accoglienza da parte dell’immensa opera di Nicola Samorì Campo dei miracoli in olio su lino, è infatti un’installazione di alti steli bianchi attraverso i quali è possibile camminare, che proteggono a loro volta la Vierge noir di Samorì.

 

Il percorso espositivo

“Oltre lo spazio, oltre il tempo. Il sogno di Ulisse Aldrovandi” NicolaSamori_CampoDeiMiracoli_2022__©Rolando Paolo Guerzoni

Un percorso obbligato per la fruizione della mostra non c’è: al visitatore si sono voluti dare semplicemente «gli strumenti per una riflessione e una fruizione spontanea – ha aggiunto l’architetto – ma ad aiutare il pubblico vi è una grafica a pavimento che divide lo spazio il 24 settori, ognuno associato a un simbolo grafico». Un glifo. Tutti insieme vanno a comporre una serie di nuovi segni creati destrutturando le forme geometriche fondamentali che tutto hanno costruito; il quadrato, il cerchio, il triangolo, la linea e la spirale sono state depotenziate dalla loro elevata valenza simbolica, acquista nel tempo, per nascere in nuova vita fedele alla missione dei curatori. L’insieme di questi nuovi glifi non porta alla formazione di un nuovo alfabeto, ma a uno stadio intermedio, un passaggio necessario tra la narrazione della mostra e la forma dell’allestimento.

In ogni caso è possibile individuare un percorso storico nella mostra: l’ingresso nella Storia è dato dall’insieme di diverse opere e dal prezioso Erbario di Ulisse Aldrovandi di raccolta delle specie del tempo, per poi proseguire fino alla contemporaneità e slanciarsi verso il futuro: tanti gli oggetti messi a disposizione dell’Esa, i visori, la stanza degli scenari futuribili e le comunità del domani. In quest’ultimo caso, nello specifico, possibili modelli insediativi e abitativi lunari o marziani sono stati realizzati dallo studio di architettura BIG Bjarke Ingels Group, come anche mattoni realizzati con la stampa 3D per la costruzione di basi lunari, complessi architettonici nello spazio con materiali innovativi come la polvere lunare.

>>> Scopri anche Golinelli live.

 

Gli odori dallo spazio

“Oltre lo spazio, oltre il tempo. Il sogno di Ulisse Aldrovandi” Modello di città su Marte BIG (Bjarke Ingels Group) Stampanti 3D, sistemi automatizzati e tecnologie di costruzione all'avanguardia hanno permesso di ipotizzare i vari metodi che potrebbero facilitare la colonizzazione oltre il pianeta Terra: questo modello mostra come potrebbero essere i moduli abitativi sul Pianeta Rosso. Crediti obbligatori: BIG (Bjarke Ingels Group)

Anche se non è possibile annusare lo Spazio direttamente è invece possibile immaginare l’odore che si dovrebbe sentire da lassù? Sarebbe un’esperienza per una specie multi-planetaria, tuttavia una possibile memoria olfattiva è riprodotta e integrata nell’allestimento di questa mostra: il percorso di visita è arricchito infatti da un’esperienza olfattiva, frutto di studi scientifici su particelle presenti nello Spazio poi ricondotte a quelle che conosciamo sulla Terra. A ogni stanza è associato un contesto e di conseguenza ne è riprodotto l’odore: Terra per la prima stanza, Luna per la seconda, Marte per la terza, Spazio per la quarta e infine Nube di Gas per l’ultimo settore.

 

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Credits

Location: Bologna, Italy
Date: February 4th-May 28th
Curators: Andrea Zanotti, Roberto Balzani, Antonio Danieli, Luca Ciancabilla
Project by Fondazione Golinelli and Sistema museale d’Ateneo – Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Architects: diverserighestudio

Individual photo credits are included in each gallery image

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