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Sul tetto del Lingotto c'è il giardino pensile più grande d'Europa

L'ex pista FIAT diventa la nuova High Line di Torino

Benedetto Camerana (Camerana&Partners)

Sul tetto del Lingotto, il giardino pensile più grande d'Europa
Scritto da Redazione The Plan -

Il noto critico d’arte newyorchese Micheal Kimmelman ha dichiarato che l’architettura più importante degli ultimi dieci anni non è una costruzione, riferendosi all'High Line di New York. Abbiamo pensato la stessa cosa vedendo per la prima volta il tetto del Lingotto di Torino trasformato nel giardino pensile più grande d’Europa. La Monorotaia di Italia '61 dunque come la High Line di New York, e le prospettive sul suo successo sono le medesime. L’area, denominata Pista 500, è stata progettata dall’architetto Benedetto Camerana ed è nata sull’iconica pista di collaudo situata in cima all’ex complesso industriale. Il giardino pensile ospita ora più di 40 mila piante appartenenti a 300 specie erbacee e varietà diverse ed in tutto simile al progetto newyorkese, parco lineare realizzato su una sezione in disuso della ferrovia sopraelevata West Side Line. 

 

Il parco atterra sull'asfalto, come trasportato dal vento

Così descrive la sua idea Benedetto Camerana, che ribadisce oggi quanto sia importante per le città contemporanee colmare sia simbolicamente che fisicamente, il divario tra la natura e l'ambiente costruito. Nel progetto il parco trasforma una proprietà privata in uno spazio pubblico, dove le persone possono riunirsi, meditare e godere di una vista spettacolare della città e della corona alpina circostante. Il concept rispetta tutti i principi ambientali della Green Architecture, presentando soluzioni innovative nei settori dell'ecologia, del risparmio energetico e della responsabilità sociale.

Quello che succede sul tetto del Lingotto ha un fascino legato all'attualità del mondo in cui viviamo: la natura si riappropria di luoghi abbandonati dall'uomo e crea quello che Gilles Clément chiama Terzo paesaggio. Dunque un elemento di archeologia industriale diventa fucina di sostenibilità e inclusione.

 

Incorporare la natura nel cemento armato

Sappiamo che Torino è da sempre centro di invenzione e tecnologia, e il suo simbolo (oltre alla Mole) è il Lingotto, sede storica della FIAT, attiva dal 1923 ai primi anni '80. Nel 1994 l'ex fabbrica ha riaperto al pubblico come grande struttura multifunzionale, grazie ad un progetto di recupero di Renzo Piano. Il nuovo Lingotto offre spazi di lavoro, ospitalità, attività commerciali, eventi e attività culturali, e ha recuperato una posizione di rilievonella rigenerazione di ex aree industriali.

All'interno dell'edificio, la Pista 500 si distingue come l'apice di questo processo. Il progetto ritorna audacemente al concetto originale di Piano di incorporare la natura all'interno del cemento armato. Di fatto, proprio come sulla High Line di New York, la natura sta già prendendo dimora tra i tubi industriali blu a vista, attirando libellule, colibrì e farfalle, creando così una nuova desiderata biodiversità.

 

Noccioli, piante tintorie e specie commestibili

Nello specifico il progetto si estende per 27 mila mq di rooftrack, con impianti naturali per oltre 6 mila mq, suddivisi in ventotto “isole” verdi. Questi giardini di vegetazione lussureggiante e fiori selvatici sbocciano in grandi fioriere a formare un patchwork naturalistico di colori, con variazioni stagionali. All'interno e intorno all'anello mettono radici oltre 300 tipi autoctoni, selezionati in base a criteri ecologici: la maggior parte sono piante erbacee perenni che crescono rapidamente senza richiedere molta acqua. Noccioli, piante tintorie e specie commestibili si alternano ad aree per il fitness, la meditazione, lo yoga, mentre la pista da corsa in resina blu si snoda tra le aree tematiche e i sentieri del giardino.

L'illuminazione, realizzata da iGuzzini e le infografiche sul paesaggio e sui monumenti di Torino, arricchiscono ulteriormente questo luogo, dove è stata inaugurata anche Casa 500, il nuovo spazio espositivo dedicato alla più amata icona della FIAT, parte del complesso museale della Pinacoteca Agnelli.

Architetto: Benedetto Camerana  -  Camerana&Partners
Location: Torino, Italy
Anno: 2021

©marcoschiavone, courtesy Benedetto Camerana

 

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