Fiera Bolzano annuncia i vincitori del Klimahouse Prize 2023 e del Wood Archiecture Prize 2023, due riconoscimenti assegnati da altrettante giurie composte da esperti del settore nell'ambito della 18esima edizione di Klimahouse, la manifestazione internazionale dedicata all'efficienza energetica e alla Green Architecture, tenutasi dall’8 all’11 marzo a Bolzano.
Il Klimahouse Prize 2023, organizzato da Fiera Bolzano in collaborazione con il Politecnico di Milano, premia le aziende più innovative ed efficienti nell'edilizia sostenibile e prevede tre categorie: Innovation (che premia prodotti e servizi che hanno saputo apportare una significativa innovazione tecnologica nel proprio settore di riferimento), Circle (rivolta a prodotti e servizi che si distinguono per una forte vocazione nei confronti dell’economia circolare) e Market Performance (che riguarda prodotti che hanno dimostrato la capacità di incontrare e soddisfare le esigenze di ampie fasce di utenti). A queste si aggiunge poi la categoria speciale Startup, dedicata alle realtà imprenditoriali e aziendali emergenti, capaci di offrire servizi e prodotti a forte contenuto innovativo.
Il Wood Archiecture Prize 2023 è il primo premio nazionale per l'architettura in legno, istituito da Fiera Bolzano in collaborazione con il Politecnico di Torino e lo Iuav di Venezia. Anche questo riconoscimento, che promuove la cultura del legno nell’edilizia, prevede tre categorie tematiche: Architettura privata, sperimentale e pubblica. Su 64 opere realizzate partecipanti, la giuria ha dunque selezionato tre costruzioni destinate a diventare un modello in vista degli obiettivi comunitari di decarbonizzazione, assegnando inoltre due menzioni speciali.
Per la categoria Innovation, la giuria ha premiato l'azienda SOGIMI con il prodotto Skala®, per le seguenti motivazioni: «Il componente fotovoltaico appositamente sviluppato per l'integrazione architettonica permette di trasformare il tradizionale involucro verticale in un generatore di energia. Esso presenta appositi agganci di connessione che permettono la realizzazione di una facciata ventilata, facilitano l'integrazione architettonica e garantiscono allo stesso tempo un'elevata facilità di montaggio oltre alla futura ispezionabilità del componente».
Il vincitore della categoria Circle è Calchèra San Giorgio con il prodotto Calcedicampo Bio-Intonaco. Per la giuria «questo intonaco naturale è costituito da un composto equilibrato di materie riciclate, derivate dalla filiera agroalimentare e dal laterizio, quali calce pura naturale e sabbia da gusci d’uova, ceneri amorfe di lolla di riso e cocciopesto. Il componente è caratterizzato da un’elevata traspirabilità tale da minimizzare i fenomeni di condensa superficiale».
Il premio nella categoria Market Performance è stato assegnato a Gruppo Poroton con Neodur WTRX A+, in quanto «è un isolante con goffratura e tagli rompitratta in polistirene espanso ottenuto da materie prime rinnovabili derivanti da biomassa, quali sottoprodotti di rifiuti organici. Questo sistema permette di soddisfare la sempre crescente necessità di isolare gli edifici minimizzando al contempo l'impatto sulle risorse naturali».
Infine, per la categoria Startup, il vincitore è Nazena, «un'azienda di upcycling deep-tech che porta la sostenibilità nell'industria della moda dando nuova vita agli scarti tessili attraverso un innovativo processo brevettato. Grazie al riciclo delle fibre tessili, Nazena trasforma scarti tessili industriali e vestiti usati in nuovi prodotti. Una soluzione di economia circolare per portare il settore della moda all’innovazione e alla sostenibilità».
La giuria del Klimahouse Prize 2023, presieduta dal professor Niccolò Aste del Politecnico di Milano, è composta anche dal professor Andrea Gasparella (Libera Università di Bolzano), Wolfram Sparber (Institute of Renewable Energy EURAC Research), Ute Oberrauch (studio Ute Oberrauch), Ulrich Klammsteiner (direttore tecnico Agenzia CasaClima), Oscar Stuffer (Solarraum) e la giurata under 35, Chiara Lentini. A questi si aggiunge il giurato speciale per la categoria Startup, Stefano Dal Savio (Head of Tech Transfer Green di NOI Techpark).
I tre finalisti delle start up sono stati selezionati da Niccolò Aste, Stefano dal Savio, Eva Ogriseg (CEO di TBA - Tyrolean Business Angel network), Luca Barbieri (blum.vision), Thomas Mur (direttore di Fiera Bolzano) ed Enrico Deluchi (General Manager PoliHub).
Il premio “Architettura privata” è stato assegnato dalla giuria a Casa 4, abitazione sostenibile situata a Magnago (Milano) e realizzata da Luca Compri di LCA Architetti, con la seguente motivazione: «Nel contesto delle sfide orientate alla sostenibilità ambientale, Casa 4 rappresenta un manifesto coerente e replicabile di abitazione monofamiliare realizzata con componenti e materiali naturali. LCA, attraverso un percorso di ricerca progettuale pluriennale, ha elaborato un modello di casa essenziale nella quale la precisione e la purezza del disegno della pelle vegetale esterna in sughero, cela e protegge le strutture di abete rosso pensate come telai essenziali minimi in grado di assolvere le esigenze statiche e al contempo garantire l’integrazione di isolanti a base di paglia, di riso e fibra di legno».
Nella categoria “Architettura sperimentale” è risultato vincitore il progetto per l’Hotel La Briosa di Bolzano, firmato dagli architetti altoatesini Felix Perasso e Daniele Tolpeit e scelto dalla giuria quale «interpretazione architettonica, audace e innovativa, del tema dell’edificio multipiano in legno nel contesto della città storica. Il progetto, sviluppato nell’ambito di un intervento di rigenerazione urbana, è caratterizzato da un approccio sperimentale sia con riferimento alle scelte formali che agli aspetti processuali e costruttivi. Dell’edificio esistente, demolito in modo parziale, è stato recuperato il basamento, a partire dal quale è stata realizzata la nuova struttura multipiano con pareti prefabbricate in legno caratterizzate dall’integrazione di aperture strombate in cemento che declinano un'inedita configurazione di facciata. Hotel La Briosa rappresenta un modello di ospitalità sostenibile ed integrata al territorio, finalità che è stata assunta dal progetto architettonico attraverso una visione di filiera territoriali mediante la produzione dei componenti ingegnerizzati in legno regionale e il coinvolgimento delle maestranze locali».
Infine, è stata premiata come “Architettura pubblica” la scuola materna di Sluderno (Bolzano), progettata da Roland Baldi di Roland Baldi Architects rispettando gli standard energetici di “Casa Clima A”. Dichiara la giuria: «Questo progetto è stato scelto per l’equilibrio spaziale e la raffinatezza formale nella definizione di un ambiente a misura di bambino, dove continue variazioni di scala alimentano un’esperienza percettiva ricca e coinvolgente. Il sistema delle bucature, la loro collocazione e misura, connota una stereometria immaginata in relazione di continuità con il tessuto edilizio circostante a dichiararne la funzione pubblica di uso collettivo. Il legno svolge funzione strutturale nelle pareti in CLT disegnando gli spazi interni principali spesso senza soluzione di continuità tra serramenti e controsoffitti».
Due le menzioni speciali assegnate dalla giuria nell'ambito del Wood Architecture Prize 2023. La prima è destinata a Marco Lavit di Atelier Lavit per la struttura ricettiva LILELO - Little Leisure Lodges a Grazzano Badoglio (Asti): «Scelto per l’efficace relazione non prevaricante sul paesaggio in cui si inserisce, il progetto reinterpreta la classica forma della capanna con leggerezza ed eleganza. Lo slittamento delle due superfici inclinate al colmo dell’involucro libera il manufatto dalla consueta gravitas, trasformando un’architettura di forma archetipa in tutt’altro: un insediamento contemporaneo ed efficiente».
La seconda menzione è per il progetto Ninin, un rifugio nel bosco a Gorzegno (Cuneo), progettato da Lorenzo Serra di Ellisse Architetti: «Selezionato per la precisione e la raffinatezza delle relazioni inventate fra il corpo edilizio preesistente in pietra arenaria e l’addizione lignea dei servizi aggiunti, l’intervento di rifunzionalizzazione ha previsto il risanamento conservativo del piccolo rustico in pietra un tempo funzionale alle attività agricole».
La giuria del Wood Archtiecture Prize 2023, presieduta da Sandy Attia di Modus Architects, è composta dal professor Guido Callegari del Politecnico di Torino, Mauro Frate di MFA Architects e già docente a contratto Iuav, professor Roberto Gargiani dell’EPFL Ecole Polytechnique di Losanna, Manuel Benedikter dell’omonimo studio, il professor Paolo Simeone del Politecnico di Torino e Luca Gibello, direttore de Il Giornale dell’Architettura.
All images courtesy of Klimahouse