Musica, natura e architettura si fondono sulle sponde del Lago Maggiore: il Palco Acustico, progettato per i concerti all’aperto, è stato protagonista della 60° edizione del Festival di Stresa, che ha animato l’estate con spettacoli di musica classica e jazz. Il Palco Acustico è un padiglione musicale, che amplifica il suono grazie alla sua particolare forma, nato dalla volontà dell’architetto Michele De Lucchi e di Mario Brunello, direttore artistico del festival, di utilizzare l'architettura e la musica per avvicinare le persone al paesaggio e valorizzare la natura del territorio.
Pensato come una scenografia itinerante a impatto zero, il palco è stato progettato da AMDL CIRCLE, studio multidisciplinare che propone un approccio umanistico all’architettura e al design, guidato dallo stesso De Lucchi. La struttura, in legno di larice, è disegnata come un guscio le cui pareti fungono da cassa di risonanza per suoni e melodie: un’amplificazione naturale che non richiede componenti elettronici. I pannelli che abbracciano la pedana e ne determinano la forma a conchiglia sono sostenuti da bracci in legno a vista che configurano un sistema facilmente trasportabile. Lo studio relativo alla modellazione e alla simulazione acustica per questa macchina scenica è stato sviluppato dal gruppo di ricerca universitario guidato dal professor Marco Imperadori, docente di Innovazione Tecnologica al Politecnico di Milano.
La costruzione del Palco Acustico è stata realizzata grazie all’utilizzo di materiali di origine naturale e macchinari ad alta tecnologia, combinati con l'artigianato di D3Wood, falegnameria di Lecco specializzata nella la realizzazione di prodotti in legno massello dalle forme innovative e non standardizzate. Per ridurre l’impatto sul paesaggio, il larice è stato scurito con un trattamento naturale, che accelera il processo di cambiamento cromatico. L'illuminazione, affidata a luci ricaricabili, è studiata per ottenere un effetto soffuso, che ricrea l'atmosfera di convivialità caratteristica dei falò.
«La musica all’aperto si diffonde nell’aria – afferma Michele De Lucchi – si confonde con i suoni, gli odori e i colori della natura, il verde dei prati, il rosso del tramonto, il blu del mare. Il paesaggio è una scenografia molto speciale per un concerto, che rende il suono meno tecnico, più autentico e sincero. Musica e natura si compenetrano e il Palco Acustico ha il delicato compito di amplificare la magia del loro incontro».
Project by: Michele De Lucchi and AMDL CIRCLE
Photos by: Lorenzo Di Nozzi, courtesy of AMDL CIRCLE