Chi arriva per la prima volta al Cersaie e si aspetta di scorrere una serie di stand dedicati all’arredo bagno e ai rivestimenti in ceramica, rimane spiazzato. La stessa sensazione la proverà anche chi è stato alle precedenti edizioni del Salone. Il Cersaie 2021 è qualcosa che va oltre il Salone Internazionale della Ceramica: ha rimesso in scena equilibri bruscamente interrotti dalla pandemia e portato alla luce quello che davvero conta nel progetto architettonico. Vivere spazi accoglienti, immersi in colori caldi e geometrie armoniose, nei quali la natura è protagonista e sfondo irrinunciabile.
Il Cersaie quest’anno ci è piaciuto perché mostra il valore del dialogo tra aziende, tra chi produce e idea nuove soluzioni progettuali, materiche, e chi poi deve inserirle in contesti che siano privati o pubblici, residenziali o di altro tipo. Il fascino di essere al Cersaie è quello di vedere in scena (in anteprima) le materie prime che abiteranno la nostra quotidianità, le superfici di vita che ci troveremo a toccare e vivere. Passeggiando per il Cersaie abbiamo capito un po’ meglio le ragioni che ci portano a desiderare ambienti ariosi e pieni di luce.
Queste sono le novità, le aziende più innovative, i nomi e i trend che a nostro parere sono da tenere d’occhio nei prossimi mesi.
Da tempo Iris Ceramica sta lavorando all'insegna della sostenibilità, ma non sapevamo quanta innovazione e creatività sta apportando al mondo delle ceramiche e dei rivestimenti. Lo abbiamo scoperto subito all'ingresso dello spazio espositivo di Cersaie, tre video-installazioni ci guidano in un percorso tematico che mette in luce tre coppie di valori che da sempre rappresentano il gruppo: Architettura e Natura, Bellezza e Sostenibilità, Creatività e Tecnologia.
A questo racconto, Iris Ceramica contribuisce interpretando la coppia valoriale Bellezza e Sostenibilità con un’installazione presso lo showroom di Fiorano Modenese. Il progetto accoglie i visitatori fin dall’entrata: quattro portali esterni rivestiti con Luce, la nuova suggestiva collezione firmata da Guillermo Mariotto.
La luce è da sempre uno strumento visivo potentissimo, capace di disegnare, rivelare, plasmare, scolpire e dare vita alla materia e allo spazio circostante.
A colpirci è il colore Pearl di questa linea, colore simbolo di ACTIVE SURFACES®. Di fatto è un bianco che ben esprime la purezza e mostra al meglio le caratteristiche uniche di queste superfici eco-attive. Si tratta infatti di materiali ceramici ad alte prestazioni che sfruttano le proprietà fotocatalitiche del biossido di titanio combinato con argento trasformando la semplice lastra ceramica in un materiale eco-attivo con proprietà antibatteriche, antivirali, antinquinamento, anti-odore e autopulenti.
Siamo dunque ben oltre il concetto di rivestimento, e lo si vede anche nella collezione Elementi, declinata nella sua ricca palette di colori, formati e superfici in gres e semigres. Si vedono soprattutto tonalità neutre, impreziosite da colori caldi che creano invitanti e accoglienti spazi interni. Anche l'effetto opaco e lucido, fluido e sinuoso al tatto, vivace alla vista rende questi prodotti desiderabili, rendendo le superfici morbide e ondulate, con effetti di luce dalla forte personalità.
Interessante Hypertouch, l’ultima tecnologia innovativa che, grazie a un sistema integrato di sensori, attraverso il semplice sfioramento o con una leggera pressione sulla superficie ceramica, consente il controllo di accensione e spegnimento di impianti di illuminazione, termoregolazione, audio-video e serramenti.
Entriamo nello stand dedicata a Marazzi di Cersaie e veniamo immersi in geometrie e incastri dinamici, dove le collezioni di grandi lastre in gres porcellanato, nelle diverse interpretazioni - pietre, marmi, resine e legni – danno veramente l'idea di essere in un mondo ricco di volumi che vanno oltre la tridimensionalità.
Ci raccontano di una release inaspettata a cura di Alessandro Pasinelli Studio, sia per quanto riguarda la nuova Villa che l’Hub Marazzi 2021. Cactaceae, euphorbie e palmizie sono le protagoniste del paesaggio arboreo che circonda la bellissima casa immersa nella natura. Grandi vetrate e piccole aperture a parete modulano la luce naturale per consentirle di rifrangersi sulle superfici e svelarne la consistenza, l’opacità e la luminescenza, le inedite texture.
A colpirci sono soprattutto la collezione Mystone Travertino, che offre diverse soluzioni effetto legno, marmo, cemento e resina, così come i piccoli formati di Crogiolo Rice e Zellige; un vero e proprio excursus materico in cui la ceramica è la chiave di lettura dei nuovi modi di abitare. Il nuovo trend sembra quello delle grandi superfici ispirate ai marmi più pregiati, alla personalità materica del cemento, al fascino minerale dei metalli, frutto dei più recenti percorsi di ricerca e sperimentazione sui materiali. In questo senso, Mystone Travertino sembra essere un'ottima soluzione con piastrelle morbide al tatto e resistenti allo scivolo, disponibili in tre colori (Navona, Classico e Silver – beige chiaro, crema, grigio chiaro) e con tre grafiche aggiunte a due possibilità di decoro – Classic e Botanic. La collezione, in due finiture, una più morbida e calda e una più lucida e raffinata, propone tre mosaici e quattro formati: 90 x 180 cm, 60 x 120 cm, 60 x 60 cm e 30 x 60 cm.
Da segnalare anche il fatto che Marazzi ha contribuito a fare della ceramica una produzione a ciclo chiuso che permette di limitareil consumo delle risorse naturali e ridurre l’impatto ambientale. Diverse collezioni sono infatti realizzate con il 40% di materiale riciclato e rispondono ai requisiti della certificazione LEED® (Leadership in Energy and Environmental Design), promossa da U.S. Green Building Council, per una progettazione sostenibile.
Al Padiglione numero 30 del Cersaie non sembra di essere in Fiera. Ferruccio Laviani, curatore e ideatore dell’intero stand pensato per Panariagroup, ci accoglie al portale d'ingresso di quello che sembra un vero e proprio set cinematografico. L'impressione è quella di camminare lungo il boulevard di una grande città e guardare le vetrine dei negozi che vi si affacciano. Abbiamo chiesto conferma a Laviani stesso della nostra sensazione.
Ferruccio, siamo al Cersaie ma sembra di camminare a Barcellona.
È così, ho voluto ricreare un tessuto urbano, fatto di piazze, intersezioni e un asse centrale che orienta il passaggio dei visitatori e li accoglie in un quartiere che costituisce un unicum all’interno del più ampio padiglione di Panaria. All’interno dello spazio, i vari brand si affacciano sull’asse principale con grandi partizioni in vetro che, come negozi in un centro storico, offrono dalle vetrine una visione degli spazi interni, dove ogni marchio racconta il suo mondo utilizzando un linguaggio espositivo ogni volta differente.
Anche il colore, quello caldo dell'Argilla, sembra avere un ruolo importante.
L'ho usato per sottolineare l’identità del gruppo Panaria, in cui confluiscono diversi brand: un fil rouge color argilla, che è poi quello tipico dell’architettura padana. Le campiture, inframmezzate da dettagli tecnici che ricordano brise-soleil industriali grigio antracite, oltre a scandire il ritmo del percorso, sottolineano ancora una volta l’appartenenza al gruppo.
L’obiettivo, ci racconta invece Emilio Mussini Presidente di Panariagroup, è dichiarare in maniera esplicita una storia di concretezza, la presenza di un Gruppo che nel comparto ceramico ha tracciato la via per innovazioni e intuizioni che hanno lasciato il segno e definito le direttrici per far evolvere le piastrelle da elemento edilizio a linguaggio architetturale. Il tutto attraverso identità specifiche: brand che singolarmente hanno sviluppato percorsi propri, ciascuno caratterizzato da alta qualità e personalità distintive.
Masterplan è l’inizio di un nuovo percorso. È un progetto di Gruppo, un segno tangibile della grande maturità e solidità raggiunte e che ci ha spinto a raccontare l’azienda attraverso un linguaggio unico e al tempo stesso rispettoso delle specificità di ogni brand.
Far rivivere la natura negli ambienti è senza dubbio l'obiettivo che Ceramica Sant'Agostino porta in scena a Cersaie. Le nuove collezioni balzano all'occhio per l'equilibrio che donano agli spazi, il colore e la vitalità che trasmettono al tocco, perfetto esempio di come la maestria umana possa coniugarsi con l'esperienza ancestrale della natura e dare vita a opere meravigliose. Ci hanno colpito gli effetti eleganti e poliedrici del gres porcellanato, che con la serie FUSIONART, riproduce l'effetto cemento/legno e mima l'incontro tra due materiali, il legno come elemento antico in natura e il cemento, simbolo dell’architettura moderna e della mano dell’uomo. Le doghe di grande formato sono resistenti al carico di rottura grazie allo spessore 10mm, e la cosa ingegnosa è che la loro geometria parzialmente convessa ed elastica, fa sì che nella posa si auto-livellino per effetto del proprio peso. Dalla prima impressione è facile notare che la gamma di colori, formati e decorazioni è stata sapientemente calibrata per creare atmosfere calde, eleganti e contemporanee.
Ma Ceramica Sant'Agostino ci ricorda anche perché siamo affascinati da materiali così naturali e tradizionali. Perché riproporre il gres porcellanato effetto pietra? Perché siamo sempre più legati alle nostre origini, e perché vogliamo sempre di più vivere in armonia con la natura, anche nelle nostre abitazioni o in generale negli ambienti che frequentiamo. La collezione UNIONSTONE, nelle varietà Beola, Yura, Granito, Ardesia, ripropone tonalità che celebrano i colori caldi della terra, le oasi del deserto e la superficie lunare. Il fascino di questa serie deriva da un attento studio delle pietre più antiche, da sempre utilizzate dall’uomo per costruire gli edifici più importanti, ed è proposta in cinque finiture di superficie: Naturale, lucida Krystal, Rigato, Bocciardata anti scivolamento, As spessorata 20 mm per l’esterno.
Da non dimenticare l'importanza di ECOQUALITY, un complesso programma d’azione messo a punto dall'azienda per coordinare tutti gli sforzi rivolti a ottenere prodotti di altissima qualità, nel totale rispetto delle più rigide normative di tutela dell’ambiente, delle persone, dei consumatori. Perché non servirebbe ricordarlo, ma la ceramica, compreso naturalmente il gres porcellanato, è un materiale naturale, sicuro e adatto per ogni ambiente.
Si chiama Bohème la collezione che Novoceram presenta al Cersaie, un mixage di piastrelle in gres porcellanato decorato che il produttore, attivo dal 1863, ha studiato per la realizzare rivestimenti e pavimenti interni. Interessante il percorso che ha portato l'azienda a ripensare le classiche cementine: Novoceram ha infatti rivisto questo effetto in chiave moderna, capovolgendo la logica del processo di fabbricazione. Ci raccontano che sono partiti dallo studio delle maschere in metallo, da sempre usate per la realizzazione delle cementine, procedendo poi con l'esaltazione dell'effetto timbro. In pratica, sono valorizzate le linee di separazione invece delle campiture colorate, linee che diventano protagoniste degli otto pattern di Bohème; in questo modo, l’imperfezione irregolare e artigianale del disegno diventa una vera qualità estetica.
Di pregio è senza dubbio il formato 20x20 cm in colore seppia su un luminoso fondo avorio, ma come dicevamo sono otto i soggetti disponibili, dai più geometrici e minimal, ai più elaborati e d’ispirazione classica.
L'ambiente che Ceramiche Keope mette in scena al Cersaie è caldo e accogliente, realizzato con le nuove nuance della collezione Onice. Grandi lastre e formati modulari rendono la serie, che si inserisce nell’ampia gamma dei marmi lappati, altamente versatile, adatta anche per superfici dell’ambiente bagno ed elementi d’arredo. Si tratta di una vera e propria pietra marmorea, resistente e luminosa, applicabile all’interior design per conferire profondità agli ambienti e piacevoli giochi di luce sulle superfici riflettenti.
Tre sono le sfumature disponibili e gli intrecci di colore compatti che convivono con delicatezza nel gres porcellanato: la finitura Multicolor, che presenta una vastissima varietà cromatica che risalta in particolare con il riflesso della luce, Honey che ha invece un delicato color miele in cui emerge la tessitura e la profondità del quarzo caldo, Pearl, più fredda e vellutata, che trasforma anche l'interno più anonimo in un set dallo stile ricercato. Da notare che quest’ultima, essendo una sfumatura neutra, è perfetta come contrappunto a superfici sia matt che lucide, soprattutto per il rivestimento del bagno. Onice è disponibile nella gamma di formati da 60x60, 60x120 e 120x278 cm.
La bellezza dei pannelli decorativi di FAP ceramiche è tale da farti sentire veramente ai Tropici. FAP Murales è infatti la nuova collezione di rivestimenti a parete presentata al Cersaie 2021, tributo alla forza della natura ed espressione delle fantasie più esuberanti con cui essa si esprime. La ceramica da rivestimento diventa elemento di arredo, un dirompente ritorno al dinamismo cromatico e alle esplorazioni tropicali, floreali e geometriche. Da questo concept nascono i pattern Tropical, Flower e Texture.
L’aspetto che ci ha maggiormente colpito della collezione è l'effetto cangiante realizzato da FAP ceramiche per le grafiche Kenzia, Corten e Soft, sorta di moderni trompe-l'oeil, in grado di amplificare lo spazio con sovrapposizioni luccicanti, preziosi contrasti e colori in abbinamento. Interessanti anche le grafiche geometriche, realizzate per creare un effetto ottico sorprendente e accattivante, ma soprattutto FAP Murals Texture Kilim, che si caratterizza per la configurazione evocativa di tessiture tradizionali realizzate in gradazioni di blu profondi.
I pannelli della collezione si trovano nel grande formato 80x160 cm, un espediente stilistico e architettonico in grado di arredare e raccontare la personalità di chi abita gli spazi, ideali per i rivestimenti da bagno e per tutti gli ambienti della casa e del contract.
Multiforme è il total look pensato da Marca Corona per la nuova collezione di pavimenti e rivestimenti presentata a Cersaie 2021. Già dal nome, Multiforme ci racconta la sua natura e il suo intento, ossia la combinazione di elementi attuata per soluzioni sempre nuove e originali. La personalità decorativa di Multiforme arricchisce gli ambienti grazie alle infinite possibilità di accostamento delle superfici, esaltandi la capacità di vestire gli spazi propria delle superfici ceramiche. La materia neutra che osserviamo, offre infinite soluzioni che vanno dal piccolo al grande formato (dal Brick 7,5x30 alla grande lastra 120x278), passando dal disegno geometrico ai pattern floreali, fino ad arrivare ad un’ampia gamma di mosaici per un effetto “carta da parati”.
Suggestivo è il decoro a cascata Fronde, realizzato sul grande formato in lastra 120x278, per interni di sicuro impatto visivo. Anche la struttura Inciso ci è piaciuta, che combinata al fondo dalla finitura superficiale (morbida come seta), invita a un’esplorazione tattile delle irregolarità materiche.
Curiosa trovata quella che Tonino Lamborghini, rinomato brand di lusso, e Italcer, capomastro nella ceramica Made in Italy, lanciano in anteprima a Cersaie 2021. La loro nuova collezione KORIUM crea infatti un “effetto-cuoio” mai visto nel settore, ed è ispirato alla linea di accessori in pelle Lamborghini. Ne vengono fuori ambienti eleganti e in grado di superare con stile i limiti del rigore materico dettato dalla ceramica. Colpiscono i colori più sgargianti come il Blue, Yellow, Orange e Red che arricchiscono la collezione nella versione COLOURFUL, adatta a molteplici tipologie progettuali e che coon le sue geometrie ben si addice a variegate possibilità di posa.
La serie è disponibile in 3 grandi formati (120x280, 120x120 e 60x120) e 9 colori, di cui 5 da pavimento (Anthracite, Grey, White, Beige e Browne) e 4 da rivestimento (Blue, Yellow, Orange e Red).
Trovare un linguaggio diverso e innovativo per far dialogare materie naturali e antiche come pietra e legno non è banale. Lo racconta Paola Navone, designer, architetto e art director milanese, che in collaborazione con ABK ha creato per Cersaie 2021 POETRY HOUSE, progetto che esplora materiali e segni grafici ispirati alle opere più iconiche e rappresentative dell'artista. La sua è una ri-scrittura poetica dell’abitare, dove il rigore della pietra e del legno si trasformano in un percorso di ricerca creativa sulle lavorazioni di superficie. I colori sono polverosi e l'ampia gamma di finiture riflette l'ambizione del progetto, costitutito essenzialmente da due tipologie di superfici ceramiche.
POETRY WOOD è la poesia del legno, una superficie dall’aspetto naturale, con un’elegante patina dovuta allo scorrere del tempo. Declinata in quattro morbide colorazioni, la serie si presenta nei classici formati a listone, completata da un pezzo modulare 20×20. Intrigante la proposta decorativa nel segno dell’handmade, con una suggestione di intonaco dipinto a mano che enfatizza la tramatura del legno, oppure un cangiante effetto metallizzato.
POETRY STONE è un componimento ispirato alla pietra. Offre un ampio ventaglio di pattern e texture, soggetti decorativi che cambiano in base al formato, di cui si propone una vasta gamma, dal 60×120 fino alla grande lastra. Lo stile è essenziale, pulito e vagamente tribale.
Photos are courtesy of Iris Ceramiche, Marazzi, Panariagroup, Ceramica Sant'Agostino, Edi.Cer. spa, Novoceram, Ceramiche Keope, FAP Ceramiche, Ceramiche Marca Corona, Tonino Lamborghini, ABK