“Costruire l’educazione. Il progetto dei luoghi della scuola come misura del futuro”, è il titolo della nuova edizione della Festa dell’Architetto del CNAPPC, che si sta svolgendo in questi giorni anche in diretta streaming.
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La Festa dell’Architetto 2020-2021 è dedicata alla Scuola, tema che attualmente riguarda non solo i professionisti, ma l’intera comunità, soprattutto dopo i recenti sviluppi della pandemia dovuta al Covid-19. Quello che oggi viene chiesto sempre più spesso ai professionisti e agli architetti è di ripensare gli attuali spazi dedicati alla didattica, identificando metodologie di intervento adattabili e facilmente replicabili in contesti diversi. Questa è la scuola del futuro: resiliente, tecnologica, inclusiva.
Il progetto torna dunque a essere protagonista e l’architettura scolastica diventa un argomento cardine per la ripartenza e lo sviluppo del nostro Paese. Per questo vi proponiamo 3 progetti di edilizia scolastica che mostrano nuove opportunità per ripensare gli spazi scolastici di domani.
Il Progetto Fare Scuola nasce nel 2015 grazie alla collaborazione tra la Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi e Enel Cuore Onlus con l’obiettivo di intervenire in 90 scuole dell’infanzia e primarie nel territorio nazionale, per migliorare la qualità degli ambienti scolastici intesi come contesti di apprendimento e luoghi delle relazioni. Oggi più che mai, l’intervento dimostra la sua lungimiranza e importanza strategica per il rinnovo graduale dell’architettura scolastica.
Tra gli interventi già realizzati, il progetto Digital Lab per la Scuola Primaria Fabio Filzi (I.C. Marco Polo – Prato) sostiene la scuola nei propri processi di inclusività per i bambini provenienti da altri paesi e con culture differenti. Questo laboratorio digitale fa del “multi-linguismo” e della “multi-cultura” le sue parole chiave, il suo spazio è generato dalla costante dualità tra due stanze, l’Atelier e la Soft Room.
L’Atelier è rivestito sulle quattro pareti da una struttura modulare ed è caratterizzato dalla presenza di un grande tavolo componibile dalla forma organica: è la stanza più formale e strutturata del laboratorio. La geometria organica del grande tavolo favorisce la condivisione, lo scambio e il processo creativo. Il tavolo è composto da tre elementi, lo spazio è presto riconfigurato a seconda delle esigenze didattiche, garantendo opposte organizzazioni spaziali. Un mensolone è adibito a piano di lavoro, provvisto di pinzette, morsa e spazio per tagliare. La Soft Room è invece uno spazio privo di banchi, disegnato da un basamento a isoipse e caratterizzato da una struttura modulare sospesa: è un luogo immateriale, informale e destrutturato in cui formare la creatività degli studenti.
Un altro intervento promosso dal Progetto Fare Scuola è Food Lab per la Scuola Primaria Scipione di Castro, Palermo.
Il Food Lab. è uno spazio rilassante e innovativo, immerso in un ambiente volto al risveglio della consapevolezza e dei sensi.
La sfida progettuale del Food Lab. è stata quella di rendere mutevoli spazi altamente specializzati come una cucina e una sala da pranzo. Il risultato è un Laboratorio che ogni giorno, al momento del pranzo, si trasforma in un ambiente dedicato all’alimentazione, e ogni pomeriggio accoglie i bambini del quartiere oltre l’orario scolastico
Una architettura scolastica che investe nel proprio futuro alla ricerca di nuove soluzioni per migliorare l’apprendimento degli studenti, non può e non deve dimenticarsi di quei ragazzi che necessitano di un percorso di apprendimento specifico e differenziato.
Il progetto Scuola Futuro Lavoro, commissionato e sviluppato con la Fondazione “Un futuro per l’Asperger”, si propone di coadiuvare l’apprendimento e la socializzazione di individui affetti da sindrome di Asperger, offrendo loro un percorso di formazione utile ad un miglior inserimento nel contesto sociale, valorizzando le potenzialità individuali, altrimenti penalizzate dalle opportunità formative convenzionali.
La progettazione degli interni è stata assistita da studi psicopedagogici per creare uno spazio accogliente, innovativo ed ordinato, tenendo in considerazione le esigenze dei soggetti condizionati da tale disturbo. Gli spazi disegnati sono chiari e ben definiti, presentano una buona fluidità dei percorsi e creano delle prospettive dinamiche, ma non caotiche. Le aule sono studiate per massimizzare l’apprendimento, eliminando ogni fonte di distrazione, mantenendo le superfici interne il più essenziali possibili e offrendo un ottimo livello di comfort termico e acustico.
Le finiture sono gradevoli e delicate, accostando il calore del legno alla semplicità di un gres grigio chiaro. L’elemento naturale viene portato all’interno del progetto mediante l’inserimento di pareti in verde stabilizzato e allestimenti in listelli di legno, che conferiscono un aspetto più domestico ed accogliente alla scuola, intesa come “laboratorio di vita”. Il progetto è stato particolarmente approfondito sotto l’aspetto illuminotecnico, dotando ogni locale sia di luci tecniche dedicate alle attività svolte
MAD Architects ha progettato un asilo accanto a un appartamento per anziani a Pechino, riflettendo l'etica di "integrazione intergenerazionale" del cliente, fondendo istruzione prescolare e assistenza agli anziani.
"Quando ho ripensato agli anni in cui frequentavo l'asilo, mi sono sempre chiesto cosa desiderano di più i bambini", ha detto Ma Yansong. “Forse libertà e amore. Un asilo non deve sempre offrire hardware o dispositivi complessi, ma deve sempre far sentire i bambini liberi e amati, qualcosa che li conduce verso nuove e infinite possibilità ".
Il nuovo edificio ha un "tetto galleggiante" che unisce in unità singole una varietà di spazi indipendenti, facendo sentire le persone come se fossero entrate in un ambiente completamente nuovo. A parte i muri rossi e le piastrelle gialle della Città Proibita, l'architettura della vecchia Pechino è dominata dai mattoni blu e dalle piastrelle grigie degli hutong e dei vicoli. L'asilo di MAD cerca di portare le persone oltre questo contesto, per configurare e immaginare la storia a venire.
Lo YueCheng Courtyard Kindergarten mostra come diversi elementi architettonici apparentemente diversi, anche a volte contraddittori, possano coesistere armoniosamente mantenendo la loro autenticità e individualità. Il risultato è la comprensione di come natura, storia e architettura possano generare inclusività, plasmando i sentimenti e i valori unici di una comunità.
Progetto Fare Scuola: Digital Lab - Food Lab
Architect: Riccardo Zuliani
Location: Prato, Italy
Photography by © Fabrizio Fiscaletti, Marco Cingi
courtesy of Riccardo Zuliani
Progetto Fare Scuola: Food Lab
Architect: Riccardo Zuliani
Location: Palermo, Italy
Photography by © Oliver Forghieri
courtesy of Riccardo Zuliani
Scuola Futuro Lavoro
Architect: Lai Studio - Maurizio Lai Architects
Location: Milan, Italy
Photography by © Andrea Martiradonna
courtesy of Lai Studio - Maurizio Lai Architects
YueCheng Courtyard Kindergarten
Architect: MAD Architects
Location: Beijing, China
Year: 2017-2020
Photography by © Tian Fangfang, CreatAR Images, Hufton+Crow, ArchExist
courtesy of MAD Architects