Campus della Japan Women’s University

La Japan Women’s University a Tokyo ha avviato un piano di rinnovamento del campus nel 2021, in occasione del suo 120° anniversario. L’iniziativa ha coinvolto lo studio Kazuyo Sejima & Associates attraverso tre progetti, distinti e al contempo unitari nel sistema di relazioni che si instaurano tra architettura, spazio e utente; progetti che valorizzano in modo sinergico sia l’intero impianto sia l’area circostante. 
In questo scenario, la nuova biblioteca e la mensa studentesca, in prossimità degli accessi, ridefiniscono gli ingressi dell’antica università femminile e l’edificio per aule e laboratori si colloca al centro del campus, divenendo luogo di riferimento e apprendimento per l’ateneo. 
Le relazioni compositive e le narrative sociali che delineano i singoli edifici sono ideate attraverso un’articolata interrelazione di spazi interni ed esterni, garantendo vari gradi di privacy e relazioni ad hoc con i tre specifici luoghi del campus. 
La biblioteca che si affaccia su Mejiro Dori, un importante asse viario del quartiere, arretra il proprio volume per far posto, in prossimità della strada, a una struttura costituita da un solo livello. La minuta scala di questo elemento invita a varcare la soglia e rappresenta un filtro tra il movimento e il rumore della città, da un lato, e la quiete e il silenzio propri del tempio della parola scritta, dall’altro. Il prospetto della biblioteca è definito da lastre inclinate in cemento a vista che indicano i percorsi che compongono l’edificio. Attraverso una di queste rampe perimetrali è raggiungibile la quota dell’ingresso, superiore rispetto a quella del terreno. Le ampie vetrate collegano i diversi livelli, permettendo così l’esposizione alla luce naturale che si diffonde all’interno: negli ambienti chiusi, nelle terrazze interne e nel grande vuoto...

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