Un morbido volume in calcestruzzo che abbraccia una serie di edifici sparsi attorno a uno spiazzo, dando origine a un disegno urbano organico e coerente: è con questa idea che lo studio newyorkese SO – IL, insieme ai colleghi parigini di Freaks, ha progettato la riqualificazione del “Site Verrier de Meisenthal”, un’ex vetreria che sorge in un piccolo paese del massiccio dei Vosgi, nella Francia nord-orientale. Questo luogo nasce all’inizio del XVIII secolo come sede di una fabbrica di vetro, chiusa definitivamente nel 1969, segnando la fine di un’epoca ma non l’abbandono della struttura, che a partire dagli anni Settanta inizia a ospitare esposizioni di opere d’arte su iniziativa dell’Association des Amis de la Maison du Verre. Nel tempo, questa nuova vita dell’ex complesso produttivo si rafforza grazie all’insediamento di tre istituzioni: il “Musée du Verre et du Cristal”, che racconta la storia del vetro in relazione a quella del posto, il “Centre International d’Art Verrier” (CIAV), che promuove la valorizzazione e la salvaguardia del savoir-faire degli artigiani del vetro, e la “Halle Verrière”, uno spazio flessibile per mostre, eventi e spettacoli gestito dall’associazione Cadhame.
Il progetto di riconversione firmato da SO – IL e Freaks è risultato vincitore di un concorso internazionale, indetto dalla Communauté de Communes du Pays de Bitche alcuni anni fa, che ha visto coinvolte oltre 180 proposte progettuali per il recupero di questo ex sito industriale, la cui storia è intrecciata in maniera indissolubile a quella del villaggio di Meisenthal. La vetreria fu fondata da due fratelli, soffiatori di vetro, nei primi anni del Settecento, ovvero nel periodo in cui le famiglie di vetrai, che storicamente conducevano una vita nomadica alla ricerca delle materie prime necessarie per la...
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