Cantina Pieropan

Scritto da Elisa Grossi - 4 aprile 2022

Nel territorio di Verona, in un paesaggio collinare fatto di vigneti e campi, boschi e frutteti, si nasconde una cantina ipogea, dove si svolge l’attività vitivinicola della famiglia Pieropan che, avviata nel 1880, ha scritto la storia del Soave in Italia e all’estero. La scelta progettuale di ricavare un volume di oltre 60.000 m³ nelle pieghe del pendio, immerso tra scarpate e terrazzamenti, risponde alla necessità di preservare il più possibile il paesaggio circostante e rispecchia la volontà del committente Leonildo Pieropan di integrare sempre di più questa storica realtà produttiva nel suo contesto. Figura di primo piano nel panorama enologico italiano, Leonildo fu dagli anni Settanta un pioniere dell'agricoltura biologica, basata sul rispetto del territorio e sulla valorizzazione della biodiversità, per perseguire l'equilibrio tra uomo e natura. Questa solida impostazione programmatica, oggi portata avanti dai figli e dalla moglie, che scaturisce dall'incontro tra il gusto e la sperimentazione e l'amore della tradizione, con l'obiettivo di puntare sulla qualità dei prodotti piuttosto che sulla quantità, ha ispirato il progetto per la cantina, firmato da A.c.M.e. studio: un intervento che nasce dalla contrapposizione dialettica di forme contemporanee e materiali tradizionali, in cui si fondono funzionalità, estetica e simbiosi con il territorio. Nelle parole dell’architetto Moreno Zurlo, uno degli associati dello studio, «non vi è vino senza paesaggio, né – in questa zona – paesaggio senza vigneti».

La cantina interrata sorge alle pendici di un grande anfiteatro collinare ed emerge dal declivio con un fronte lungo e basso che si snoda per oltre 200 metri senza soluzione di continuità, sostituendo visivamente una balza del terreno preesistente. La struttura, che racchiude una superficie...