Museo Baker

Scritto da Luca Maria Francesco Fabris - 3 novembre 2021

Non è un gioco facile saper mantenere positiva e mutualistica la relazione fra spazio aperto e ambiente costruito, soprattutto se si sceglie di definire la propria espressione architettonica attraverso un linguaggio molto materiale e tettonico. Ma Weiss / Manfredi, lo studio di progettazione newyorkese fondato nel 1989 dagli architetti e docenti universitari Marion Weiss e Michael A. Manfredi, è fra questi. La sua maestria nel giocare con i materiali da costruzione per disegnare e dare una configurazione architettonica molto marcata agli spazi pubblici è stata dimostrata, ad esempio, nell’Olympic Sculpture Park di Seattle (2007) e poi a New York nella creazione del Hunter’s Point South Waterfront Park (2018).

In entrambi i casi le forti scelte compositive, connotate dall’essere realizzate con materiali pesanti e quasi innaturali, sono stemperate dalla relazione con la configurazione degli spazi aperti, luoghi pubblici caratterizzati da una corretta dimensione umana che permette loro di trasformarsi in paesaggio e quindi, come per magia, in elementi dove il colloquio con la Natura diventa significativo e profondo. A tutto questo si aggiunge un’abilità speciale nel creare spazi dedicati all’arte, siano essi interni o esterni. Ambienti percettivi che mettono in rilievo le opere esposte, creando un dialogo speciale tra il fruitore e l’opera artistica. E infine, quale ultimo ingrediente ascrivibile a tutte le opere del duo newyorkese, la scelta di tecnologie attente e costantemente evolute per essere sempre attuali sia nelle componenti ingegneristiche sia in quelle sostenibili, attraverso un approccio fermo, ma fluido, che coniuga alla perfezione il disegno di architettura con le necessarie risposte tecniche, perfettamente integrate all’interno del manufatto.

Anche la riqualificazione e l’ampliamento del Baker Museum a Naples, nella Florida Occidentale, contiene tutte...