“Bay Window Tower House”

Ci troviamo a Tokyo, nell’area di Shibuya, tappa importante per cogliere alcuni degli aspetti della metropoli giovane, gioiosa, alla moda. Qui ritroviamo il famoso crossing point con strisce pedonali in diagonale, ma anche la statua del cane Hachiko nella piccola piazza, luogo di ritrovo sicuro tra amici, all’uscita ovest della stazione.

In questi ultimi anni l’area di Shibuya è oggetto di grandi trasformazioni urbane. Attorno alla sua stazione nuovi edifici alti destinati a uffici, commercio, ristorazione e hotel hanno riconfermato e accentuato Shibuya come una centralità importante di Tokyo, pronta a raccogliere sempre nuovi stimoli e, subito, a reinterpretarli.

Nonostante le trasformazioni urbane degli ultimi 30 anni, come quasi ovunque a Tokyo, ancora è possibile attraversare pochi isolati e ritrovarsi nell’infinitamente piccolo, nella parcellizzazione del tessuto urbano tipico delle città giapponesi. La trama dell’edificato residenziale risulta caotica e in continua trasformazione.

Qui, tra due lotti residenziali, si pone il nostro edificio. Quante volte abbiamo osservato e studiato le ingegnosità degli architetti giapponesi che sviluppano in altezza tipologie residenziali inconsuete e avveniristiche? Questo tema è caro e quasi obbligato per i designer nipponici, che molte volte realizzano così le loro prime sperimentazioni e, come in questo caso per Yuko Fuji e Takaaki Fuji, la propria abitazione/studio.

D’altra parte il sogno giapponese, sino agli anni ’90, era quello di potersi costruire una propria “casetta”; sogno poi sostituito per molti da quello di “abitare in appartamento” in prossimità di aree centrali, ricomprese all’interno dell’area interna della linea di treno Yamanote.

Il sito presenta le difficoltà progettuali tipiche dei lotti residenziali piccoli e...

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