La musica pop, declinata nelle sue molteplici varianti, è un fenomeno globale con una forte componente regionale e urbana; nonostante il continuo scambio di sonorità, ritmi, influenze, stili su un piano ipertecnologico e virtuale, la produzione e la ricezione della musica sono finora rimasti fortemente legati a un contesto fisico e territoriale. Consapevoli della risonanza economica e attrattiva della produzione e degli eventi musicali e con l’obiettivo di concorrere con l’industria musicale giapponese, il governo e il ministro della cultura di Taiwan hanno indetto, ormai 10 anni fa, un concorso per la realizzazione del Taipei Music Center, un imponente hub metropolitano per la produzione e la fruizione della musica pop, affiancato da servizi, bar, ristoranti, negozi capaci di attrarre visitatori 24 ore su 24 indipendentemente dal programma di spettacoli proposto.
Nanako Umemoto e Jesse Reiser di RUR Architecture, di base a New York, hanno vinto il concorso con una proposta progettuale capace di rispondere alle richieste concorsuali e di concepire un hub per la musica pop e per la vita quotidiana dei cittadini della città e della zona. Al confine tra la città densa e compatta e la campagna aperta, sul sedime di attività industriali ormai obsolete, il Taipei Music Center si compone di tre edifici: la Performance Hall, il Creative Area Building e l’Exhibition Hall.
Epicentro dell’intervento è uno spazio pubblico per eventi all’aperto, un circo contemporaneo circondato da caffè, ristoranti e negozi al servizio di chi viene per una serata o per gli abitanti dei quartieri residenziali in via di sviluppo. Il Creative Area Building e l’Exhibition Hall sono allineati lungo l’asse est-ovest a formare un unico parterre; dall’altra parte del Civic Boulevard, collegato da una passerella in quota, la Performance Hall è progettata per ospitare spettacoli...
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