Casa di vacanze

Scritto da Francesco Pagliari - 17 dicembre 2020

Una casa di vacanza e per brevi soggiorni, ubicata 270 km a nord di Santiago, capitale del Cile: il luogo sulla costa dell’Oceano Pacifico diviene fattore preminente di qualità, con la vista diretta sulle acque, in modo da fondare il progetto della casa sull’imprescindibile valore che sorge dalla possibilità di una stretta prossimità con l’imponente massa delle acque in perenne e ritmico movimento. Il progetto persegue fondamenti di riflessione paesaggistica, cogliendo gli elementi naturali come dati intrinseci dell’architettura, attorno ai quali costruire relazioni complesse e variegate nella valutazione degli spazi dell’abitare che si dilatano verso orizzonti sovrapposti, il cielo e l’Oceano.

L’architettura seleziona l’idea di un inserimento lineare sul terreno, ponendo nell’orizzontalità dell’edificio un modo di accedere alle caratteristiche del terreno - lentamente digradante verso l’Oceano - e di ampliarne gli effetti e l’efficacia, poiché la casa si associa alla presenza della bassa vegetazione circostante, tipica di un ambiente arido se non desertico: il progetto diviene partecipe di un universo composito, in cui prevalgono principi elementari, primordiali, espressivi.

L’architettura si assesta su una piattaforma artificiale, che assorbe le lievi variazioni di quota del terreno sabbioso, per allinearsi in schematica geometria ortogonale. Spazi conchiusi a patio, delimitati e protetti; spazi che si aprono verso la distesa sconfinata dell’Oceano; essenziali caratteristiche della villa, che agiscono, come desiderio di una mediazione, nel campo di una contrapposizione radicale fra percezione dell’infinito e percezione di una prossimità misurabile.

Un’architettura che si comprime sull’orizzonte e sul terreno, distendendosi in orizzontale per tentare di salvaguardare le visuali...