Un forte senso del luogo

Rispettare la natura e operare in armonia con l’ambiente. Questo l’obiettivo di chi vive la progettazione come atto di responsabilità. Per alcuni, come Victor F. (Trey) Trahan III, questa finalità è diventata un manifesto. Il fondatore dell’omonimo studio, radicato a New Orleans ma con una sede anche a New York, è nato e cresciuto a Crowley, nella Louisiana rurale. Come recita il proverbio “anche se allontani il ragazzo dalla campagna, questa gli rimarrà sempre dentro”, sono infatti lo spazio fisico e l’importanza dell’acqua nella sua terra nativa ad avere spinto Trahan verso l’architettura. Sebbene da trent’anni operi in grandi città, è rimasto fedele ai valori dei piccoli centri urbani. «Protezione e riparo sono fondamentali, ma l’architettura è fatta anche, e soprattutto, di persone e relazioni» afferma Trahan. «Tengo sempre a mente quanto sia importante la sensibilità nel costruire e quanto gli edifici possano migliorare la qualità della vita».

Tra i suoi riferimenti culturali cita Le Corbusier per le volumetrie audaci e Louis Kahn per la sua architettura capace di rivelare gradualmente la propria complessità. Il suo apprezzamento per il Moderno non condiziona, tuttavia, la centralità della natura nel suo lavoro; lo dimostrano i 240 ettari incontaminati in Patagonia che ha rilevato da Douglas Tompkins nel suo ultimo periodo di vita, dopo che questi aveva acquistato 650 mila ettari di terreno e collaborato con il governo cileno per creare undici parchi nazionali. «Nella proprietà ci sono due piccoli cottage e vogliamo aggiungerne un terzo» afferma l’architetto. «È un luogo perfetto per studiare la biodiversità e approfondire la conoscenza dell’architettura».

La carriera di Trahan è partita dal basso. Dopo aver...

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