RESIDENZA PRIVATA "Thayer Brick House”

Scritto da Luca Maria Francesco Fabris - 29 aprile 2019

La “Thayer Brick House” a Evanston (Illinois) dello Studio californiano Brooks + Scarpa riesce a mettere insieme, come in un ossimoro, cose diverse e opposte. Una facciata di mattoni che diventa un manifesto elaborato contro la mediocrità della solita quantità di ville suburbane con la struttura portante in legno che punteggiano fittamente la periferia di Chicago. Una necessità di riservatezza unita alla ricerca di uno spazio privato da suddividere tra casa e lavoro, che però rifiuta l’umiltà e sceglie un linguaggio assolutamente amimetico, si direbbe addirittura arrogante. C’è anche una cura maniacale del dettaglio d’architettura e della scelta dei materiali, tutti compresi nella filiera del riciclo e della naturalità delle componenti che, dovendo fare a meno delle soluzioni parametriche applicate alla robotica, riscopre la bontà, la bellezza e la qualità dell’artigianalità. Insomma, in questa costruzione a forma di cubo si concentrano tante delle tematiche care all’architettura contemporanea senza che esistano delle vere e proprie soluzioni di continuità, in un passaggio fluido e ben regolato dalla mano attenta di Lawrence Scarpa, progettista principale e autore di tanti schizzi di studio che illustrano con schemi così uguali e al tempo stesso diversi il lungo processo di progettazione dell’insieme. Quello che salta subito all’attenzione è la facciata, una vera e propria veronica che imprime un movimento leggiadro a un materiale pesante come il cotto. La parete, permeabile alla luce e al vento, è realizzata da file di mattoni affiancate verticalmente che ruotano attorno ad un asse asimmetrico secondo una matrice apparentemente sfuggente, creando un doppio movimento in quello che appare come un tessuto, come fosse la stoffa rossa della cappa del torero. Eppure i mattoni non sono perfetti per compattezza del...