Polo universitario The John H. Daniels Faculty of Architecture, Landscape, and Design dell’Università di Toronto

Scritto da Raymund Ryan - 21 febbraio 2019

Progettare una scuola di architettura è una sfida allettante e ardua, per ogni architetto riflessivo. Prendendo in considerazione solo gli Stati Uniti si riscontra l’eredità di Mies van der Rohe all’IIT di Chicago, di Paul Rudolph a Yale e di John Andrews ad Harvard. Questi edifici, di svariati decenni fa, furono interventi iconici, ma isolati, che celebravano la bravura dei relativi autori e le rispettive istituzioni. A distanza di tre o quattro decenni, lo SCI-Arc ha intrapreso un percorso diverso e significativamente più economico, andando a colonizzare magazzini o stabilimenti industriali un tempo alla periferia di Los Angeles - prima a Santa Monica, poi a Playa Vista - e oggi nell’area fortemente urbanizzata di Downtown. La Daniels Faculty of Architecture, Landscape and Design dell’Università di Toronto riprende da un lato l’idea di Museo-Tempio di metà Novecento e ottempera dall’altro alla tendenza più recente di rigenerare spazi industriali per farne centri di produzione ed esposizione d’arte, associando queste due antitetiche tipologie di facoltà di architettura: lì, a Toronto, l’idea progettuale di ampliamento dell’imponente edificio neogotico ornato di timpani e fregi - un’icona urbana isolata - è stata di puntare su uno sviluppo lineare degli assi cardinali che definiscono il sito. L’estensione prende le distanze dalla preesistenza caratterizzata da tanti piccoli ambienti, per concepire su un lotto alquanto stretto una planimetria aperta corrispondente all’attuale necessità di spazi multifunzionali. L’Università di Toronto occupa un ampio campus in prossimità del centro storico di questa città in pieno sviluppo dove si concentrano principalmente le attività commerciali e finanziarie del Paese. Negli ultimi anni, l’Università ha commissionato edifici a Morphosis...