L’Alfred Taubman College of Architecture and Urban Planning della University of Michigan ad Ann Arbor ha inaugurato di recente una nuova ala. L’edificio nasce dal progetto di Preston Scott Cohen, vincitore del concorso promosso dall’allora preside di facoltà Monica Ponce de Leon. Scott Cohen si è guadagnato reputazione e consensi alcuni anni fa con l’estensione del Tel Aviv Museum of Art, dove da un atrio illuminato da un ampio e audace pozzo di luce si dipartono una serie di gallerie in tutte le direzioni. Qui, ad Ann Arbor, ha giocato in casa. Questo spettacolare intervento si distingue per l’abbondante afflusso di luce naturale e per una scalinata a cascata sull’ampio atrio pentagonale. Al piano terra, in corrispondenza dell’angolo retto in pianta, la nuova ala incontra la preesistenza riprendendone le linearità, mentre al secondo piano i due corpi comunicano per mezzo di un leggero ponte metallico. Un intreccio in cui vecchio e nuovo si fondono senza soluzione di continuità. Come porre in relazione la nuova costruzione con l’edificio anni Settanta di Robert S. Swanson è stata una delle principali criticità del progetto. Una sfida ancor più ardua se si considera la configurazione del fabbricato in stile modernista di Swanson, su due livelli e con un ampio giardino nell’intera porzione centrale del secondo piano. Il nuovo volume si uniforma alla tradizione del campus adottando un rivestimento in mattoni, optando però per un formato più piccolo e più scuro: un accorgimento che ha trasformato un semplice involucro tradizionale in un arazzo dalla tessitura studiata con grande cura - una rarità nell’odierna progettazione edilizia. Questa di Scott Cohen è un’architettura che può essere letta come segno di apprezzamento della vicina School of Music di Saarinen - con la lunga facciata in mattoni cadenzata da...
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