Zbigniew Maćków ha fondato Maćków Pracownia Projektowa a Breslavia nel 1995, lasciando con i suoi 50 collaboratori un’impronta sulla città e altri siti del Paese. Anche Breslavia fino al 1945 era una città tedesca, culla del Modernismo in competizione con Berlino e Dessau. Lo dimostrano le principali opere di Hans Poelzig, Erich Mendelsohn e Hans Scharoun, sopravvissute alla seconda Guerra mondiale, e la Sala del Centenario di Max Berg, capolavoro di inizio Novecento con volte in cemento armato. Qui Maćków ha progettato un complesso per appartamenti (Kurkowa 14) su sette livelli e con pianta a U, affacciato su una strada pedonale da cui prende il nome, e un blocco per uffici (Dubois 41) in posizione speculare. I prospetti grigi di Kurkowa 14 sono animati dal biancore dei solai aggettanti e dal patio verde che si confonde con la promenade lungofiume. L’unico ingresso con la collocazione delle cassette della posta favorisce l’interazione tra i residenti delle 210 unità. Il blocco per uffici, con il suo gioco di sporgenze e recessi, crea terrazze a ogni livello. L’ex area industriale in cui si colloca Kurkowa 14 ha ritrovato, con quest’architettura, un senso del luogo, così come l’hub di interscambio ha conferito carattere a un terreno vergine al limite di Breslavia. Quest’ultimo intervento, che Maćków descrive come “un aquilone in calcestruzzo”, ripara le piattaforme sopraelevate a cui si accede via gomma e via ferro. Oltre a permettere la connessione con il nuovo stadio di calcio, crea un collegamento simbolico con la fermata del bus e accoglie un parcheggio per vetture e biciclette. Il conservatorio in una delle vie più trafficate di Breslavia è, invece, un’operazione di infill architettonico sensibile al contesto urbano. La facciata a sei piani è animata dal ritmo delle aperture aggettanti e a diversa scala. All’interno, lo spazio di circolazione e le aule generiche assorbono il rumore dei tram in transito, proteggendo le sale prove nella parte posteriore...
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