Flagship store Boontheshop Architettura di moda

Scritto da Luca Maria Francesco Fabris - 1 novembre 2016

Peter Marino, forse non molti fra i nostri lettori lo sanno, è uno degli architetti più specializzati al mondo nella progettazione di luoghi di vendita per moda e accessori di alto livello. Una fama cresciuta con il tempo che gli permette di avere nel suo portfolio non solo contratti con i marchi internazionali più prestigiosi e noti, come ad esempio Dior, Armani, Chanel, Fendi, Zegna e Louis Vuitton (e l’elenco potrebbe continuare), ma addirittura di lavorare con brand in concorrenza fra loro. Che lui sempre, con la sua cifra architettonica camaleontica contraddistinta da una cura maniacale per il dettaglio, riesce a soddisfare. Marino, di chiare origini italiane, è per molti versi il classico americano newyorkese che si è imposto di rifuggire alla mediocrità sfruttando un’intelligenza leonardesca per imbrigliare la conoscenza e farla diventare un tappeto sul quale poggiare la sua attività. Dopo gli studi alla Cornell University, Marino apre nel 1978 a New York il suo studio, che ora conta 160 impiegati e 6 associati. Prime esperienze da mostri sacri dell’architettura quali Skidmore Owings & Merrill e I.M. Pei e al tempo stesso importanti frequentazioni nella cerchia di Andy Warhol e del mondo delle arti. Forse è proprio per questa mixité di interessi che Marino diventa una specie di Giano del mondo della moda: un architetto capace di dare corpo ai migliori spazi per il fashion-retail, che appare a suo perfetto agio sulle prime pagine dei rotocalchi, non solo di settore. Mi verrebbe da paragonarlo, per tutte queste caratteristiche, a Karl Lagerfeld: un uomo icona e al tempo stesso un professionista incredibile dalla cultura invidiabile. Tutto questo si riflette anche in questo recente progetto sudcoreano, citato dall’American Institute of Architects dello Stato di New York per la sua progettazione d’eccellenza. L’edificio, che si sviluppa per sette piani su...