Corning Museum of Glass Extension - Una celebrazione del vetro contemporaneo

Scritto da Michael Webb - 25 agosto 2015

Nel 1951, l’allora Corning Glass (oggi Corning Incorporated) celebrò i suoi primi cent’anni inaugurando il Museum of Glass all’interno del proprio campus a nord di New York. L’ala Contemporary Art + Design, progettata dallo studio Thomas Phifer and Partners, è il terzo ampliamento significativo dell’edificio originario di Harrison & Abramowitz. Una scatola bianca e luminosa, affacciata su un’area verde; una presenza silenziosa ma tangibile; un elemento di unione in un contesto eterogeneo.

È un trionfo della semplicità, ricco di sorprese. I visitatori entrano da un percorso - chiamato “portico” - che conduce fino all’anfiteatro Hot Shop, creato riconfigurando la vecchia vetreria Steuben in un auditorium per dimostrazioni sulla soffiatura del vetro. Pareti curvilinee in cemento definiscono cinque gallerie e sostengono le grandi travi del soffitto tra le quali si diffonde la luce naturale.

Phifer, per molto tempo partner di Richard Meier, ha perfezionato le proprie abilità nella realizzazione di musei d’arte e residenze per collezionisti. Una volta fondato il proprio studio, il successo è arrivato grazie a una serie di case, edifici istituzionali e un palazzo di giustizia federale: architetture che condividono qualità come purezza, concretezza e meticolosità nel dettaglio anche se, rispetto a Meier, i suoi progetti non hanno un marchio di fabbrica distintivo.

La commissione della Corning ha sollevato Phifer dal dover progettare anche l’allestimento degli spazi museali, diversamente da quanto era avvenuto per il museo d’arte del North Carolina; lì l’architetto aveva dovuto conformarsi alle norme che regolano queste istituzioni, progettando pareti lineari e un’illuminazione naturale ben calibrata a protezione delle opere, riscuotendo peraltro grande plauso per gli interni ariosi e...