Bombay Art Society

Scritto da Caterina Testa - 25 febbraio 2015

Diversamente dalle più comuni istituzioni dedicate all’arte che si estendono in orizzontale e su ampi lotti, la Bombay Art Society a Mumbai si sviluppa su un terreno di soli 1.300 mq. Il vincolo imposto dalla dimensione del lotto diventa l’espediente per progettare un edificio compatto e articolato in altezza.
Il programma concordato con il committente prevede di inserire nello stesso volume molteplici attività: spazi espositivi per la galleria d’arte, auditorium, caffetteria, laboratori per gli artisti e 1.000 mq di uffici raggiungibili da un’entrata separata rispetto alla galleria.
Il progetto di Sanjay Puri concepisce un’architettura che include coerentemente ogni elemento del programma, diventando al tempo stesso interfaccia visibile delle differenze funzionali interne.
Sebbene la pelle in cemento inglobi e uniformi con la sua plasticità l’intero edificio, il volume si distingue in tre parti: un basamento di tre piani fluido e sinuoso, corrispondente agli ingressi e alla galleria d’arte, un elemento verticale cilindrico fittamente traforato che ospita la distribuzione verticale, e un parallelepipedo per gli uffici.
Il programma della Bombay Art Society si sviluppa su cinque livelli con due sistemi di circolazione verticale: quello principale consente l’accesso diretto e separato agli uffici, l’altro, limitato ai primi tre piani, assicura la distribuzione interna degli spazi espositivi.
Il piano terra riflette la duplice partizione funzionale dell’edificio con due accessi separati e distinti per galleria e uffici. Linee e dettagli degli ingressi anticipano le scelte formali che distingueranno il programma ai piani superiori: superfici fluide e sinuose segnano la galleria d’arte, una maggiore linearità caratterizza la parte degli uffici.
Galleria e attività annesse occupano i due piani successivi: gli spazi espositivi si...