Medellín Mapping - Una città in trasformazione

Scritto da Alejandro Echeverri, Francesco Orsini - 26 marzo 2014

Medellín, con una popolazione di 3.5 milioni di abitanti, rappresenta il secondo polo urbano della Colombia. La città e la sua area metropolitana sono situate nella parte settentrionale della Cordigliera delle Ande a 1.600 metri di quota, lungo l’omonimo fiume, in una valle ricca di acqua, flora e fauna. Il clima subtropicale assicura temperature primaverili durante tutto l’anno.
La posizione geografica strategica e la capacità imprenditoriale dei suoi cittadini hanno fatto di Medellín un importante centro economico e finanziario, secondo solo a Bogotá, sviluppatosi a partire dal secolo scorso e oggi in grado di produrre l’11% del PIL nazionale.
A fronte di un rapido processo di industrializzazione, la città registrò tra il 1900 e il 1950 un forte incremento demografico, passando da 60.000 a oltre 350.000 abitanti. Un vero e proprio banco di prova per la pianificazione territoriale: nel 1948 gli architetti Wiener e Sert realizzarono il primo piano di sviluppo urbano, il Plan Piloto, assegnando al fiume il ruolo di elemento ordinatore degli insediamenti industriali e commerciali che allora stavano ridefinendo gli equilibri urbanistici della valle.
Lo sviluppo economico regolare, che ha reso la città un centro dinamico e competitivo, e la posizione privilegiata in un affascinante contesto naturale non hanno preservato Medellín dal doversi confrontare con sfide in campo socio-economico che ne hanno caratterizzato e ne caratterizzano ancora oggi la storia.
Con un indice Gini pari a 0.54, Medellín registra il più alto tasso di disuguaglianza di reddito all’interno di un paese a sua volta riconosciuto su scala internazionale per la forte disparità sociale. Fino a pochi anni fa, la città era inoltre considerata una tra le più pericolose e violente al mondo, a causa soprattutto del narcoterrorismo, fenomeno che ha afflitto la...