Foresteria Wa Shan

L’edificio d’accoglienza Wa Shan interpola nel progetto elementi fondamentali dell’opera di Amateur Architecture Studio (Wang Shu, Lu Wenyu), nello spettro delle considerazioni relative ad un rapporto complesso dell’architettura che si costruisce, riguardo a plurimi fattori: correlarsi ad aspetti della tradizione costruttiva che si traspongono nella piena coscienza della contemporaneità; interrogarsi sulla coniugazione di una relazione sottile dell’architettura con la natura e con l’ambiente che si viene a trasformare; introdurre atmosfere meditative e poetiche, mediate fra materie, spazi, visuali.
Il complesso, a più livelli, narra e accumula sensazioni, nei percorsi che si intrecciano nella conformazione di una costruzione stretta e lunga, sull’asse longitudinale est-ovest. Blocchi funzionali indipendenti, ma uniti nella sequenza di una percorribilità che si compone ed articola fra camminamenti, piattaforme, luoghi di attesa e sosta, nella permeabilità visiva trasversale della struttura (tesa in una pluralità di assi sud-nord) che permette di inserire la percezione dell’edificio in una relazione di naturalezza e vicinanza. Sale da tè, spazi collettivi, il ristorante d’orientamento cinese ed occidentale, le sezioni con le stanze d’ospitalità alberghiera che si aprono ai diversi livelli, cui si accompagnano le pause d’interruzione/relazione/permeabilità introdotte dagli spazi a corte inframmezzati da piccoli specchi d’acqua.
La copertura rende unitaria la frammentazione dell’architettura nelle sue differenti componenti, moltiplicando le doppie falde inclinate trasversali, in un andamento profondamente articolato. Elemento distintivo e riconoscibile, essa focalizza una monumentalità discorsiva. Il rivestimento in tegole di recupero accenna all’idea di ripensamento di tradizioni costruttive; la piena evidenza...

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