Concorso di Architettura - Switch to Pure Volvo

Scritto da Redazione The Plan - 9 agosto 2013

Quale rapporto intercorre tra la città costruita e l’automobile? Da elemento estraneo al tessuto urbano, storicamente concepito per mezzi di trasporto differenti per dimensione, velocità, rumorosità e numero, l’automobile si è insinuata nelle città a partire dal secolo scorso facendosi sempre più largo in spazi inizialmente non suoi, diventando progressivamente essa stessa un elemento di indirizzo della progettazione di edifici e parti di città, modificando i concetti di distanza, di distribuzione dei servizi, di uso e proporzione degli spazi aperti. Architettura e città si sono adattate allo sviluppo della diffusione automobilistica cercando di andare incontro alle necessità legate all’automobile, in molti casi venendone soffocate. Dal canto suo, l’industria automobilistica ha perseguito per decenni i suoi obiettivi di sviluppo senza troppo curarsi dell’impatto risultante sugli ambienti urbanizzati. Negli ultimi decenni la consapevolezza della necessità di rivedere il concetto di sviluppo della mobilità non più solo in termini quantitativi ma anche e soprattutto in termini di qualità, di vivibilità e sostenibilità ambientale, ha portato da un lato le città a

ripensare e riprogettare il proprio rapporto con l’automobile, dall’altro l’industria automobilistica a ricercare modelli più vicini alle necessità legate alla vita urbana, meno impattanti, più “puliti”. La variabile della sostenibilità è entrata a pieno titolo nel mondo dell’automotive, diventando una componente della ricerca progettuale che procede di pari passo con l’evoluzione del design. L’auto non deve più essere solo bella e potente, ma deve avere una serie di caratteristiche “positive” – sicurezza, comfort, risparmio energetico, rispetto...