Casa Ventura

Scritto da Raymund Ryan - 13 giugno 2013

Paragonare un edificio a un albero potrebbe rivelarsi una metafora organica azzardata. L’architettura organica, che affonda le sue radici nelle opere di Frank Lloyd Wright e nella didattica di Bruno Zevi, si diffuse a metà del XX secolo, come tentativo degli architetti di contribuire allo sviluppo di una società più responsabile ed equa. Questa visione architettonica e progettuale concepisce ogni elemento spaziale e componente strutturale in rapporto e dialogo con l’ambiente circostante. Sfruttando fattori quali luce solare, contatto con la natura, materialità semplice e pratica di economia sostenibile, questi progetti hanno così posto le basi per l’attuale coscienza ecologica.
La nuova residenza progettata dall’architetto messicano Tatiana Bilbao sulle colline che dominano Monterrey è praticamente una casa-albero. Emergendo al di sopra di una coltre boschiva, l’edificio si presenta come elemento dichiaratamente in calcestruzzo a vista, una struttura composita con volumi simili a capsule snodate su più livelli, orientate ciascuna secondo una precisa prospettiva.
Si tratta quindi di un’architettura che muove dall’idea di nucleo e dal concetto strutturalista di agglomerato di forme. Queste ultime, primarie o sussidiarie che siano, differiscono in base al proprio fine programmatico, sebbene siano tutte il risultato di un’elaborazione quasi monolitica di un ventaglio prestabilito di materiali, sfruttati per il progetto nella sua globalità.
Evitando ogni ovvio riferimento all’architettura residenziale tradizionale, a prima vista questa nuova creazione di Tatiana Bilbao richiama un’estetica industriale; risulta però eccessivamente complesso - multivalente o multilaterale - per essere frutto di semplici funzionalismi. Si tratta in primis di una residenza, adatta a una giovane famiglia desiderosa di farsi un nido immerso nella...