Accademia di Belle Arti

Scritto da Redazione The Plan - 8 gennaio 2010

L’ampliamento dell’Accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera, costruita nel 1876, concepito per adeguarla alle esigenze attuali,
introduce un’importante evoluzione nella concezione stessa dell’Istituto grazie alla innovativa architettura inserita nel lotto della “Steinbaracke”. Il progetto di Coop Himmelb(l)au analizza e identifica gli elementi dello spazio urbano circostante e si fonda sull’idea di trasformare l’assetto dei tre diversi sistemi che ne compongono la struttura urbana. In sintesi, si riconoscono l’asse Leopoldstrasse/Akademiestrasse su cui si affacciano edifici pubblici, la struttura di Schwabing, sviluppatasi nel tempo in una serie di piccoli edifici distinti e differenti, e le zone a giardino del Leopoldpark e dell’Akademiegarten, i cui alberi di importanza storica sono protetti da programmi di conservazione.
L’intervento architettonico propone edifici a due e quattro piani, progettati e costruiti a pareti portanti, mentre le parti a sbalzo sono realizzate con strutture di acciaio a travatura reticolare.
La configurazione aperta di edifici così riuniti e concatenati produce una sequenza di spazi di collegamento e di passaggio fra il parco e le aree urbane. In questo contesto, la facciata a vetri funge da membrana ed elemento di comunicazione, mentre l’accesso all’Accademia, il cortile interno, le terrazze attrezzate a studio divengono tramite di ideale congiunzione con il verde e, nello stesso tempo, vera e propria porta di accesso al parco. L’estesa articolazione progettuale esprime l’idea di una sequenza di rapporti differenziati con gli spazi esterni.
Rampe e corridoi in diagonale collegano le aree funzionali nelle zone dell’edificio, in cui si definiscono le distinte sezioni. Si costituisce così un complesso che corrisponde idealmente alla varietà di esigenze dell’attività creativa, realizzando collegamenti fra gli studi di pittura, i laboratori d’arti plastiche, gli studi di scultura, i laboratori di...