Laboratori di Idrobiologia Università Tor Vergata

L’edificio a tre piani fa parte della Stazione Idrobiologica dell’ Università di Roma “Tor Vergata”, una struttura di ricerca esterna insediata in un terreno al margine fra campagna e città con ampi spazi verdi, accanto a tipiche forme d’edilizia negli anni dell’abusivismo. Gli uffici della stazione di ricerca e gli spazi di servizio a serre e capannoni di acquacultura si collocano in due antichi casali. L’insediamento nel complesso esprime un’immagine ancora legata alle precedenti attività agricole. Il nuovo edificio per laboratori si situa sul piazzale centrale, ed è un’architettura che tenta di definire il luogo in senso dinamico, nonostante le modeste dimensioni. L’edificio, a pianta trapezoidale, si distanzia dal contesto preesistente, senza ricercare elementi mimetici con le costruzioni circostanti. Il volume appare definito in termini semplici e determina costanti variazioni nei quattro prospetti.
Il fronte d’accesso si segnala con la forte sporgenza dell’ultimo livello, un’intera parete di vetro strutturale che si apre sullo spazio di riunione, e con la ripida inclinazione dell’unica falda di copertura verso l’interno. Il prospetto posteriore rende estremo il rapporto vuoto/pieno, sezionando la parete in due metà, l’una aperta, che mostra l’articolazione di tubature e d’impiantistica, l’altra con tre finestre orizzontali. Le facciate laterali si oppongono: l’una moltiplica le finestre ad accentuato sviluppo verticale, l’altra propone una costellazione di piccoli oblò, che sembrano pensati per mostrare la luce interna all’edificio piuttosto che illuminarlo. Gli interni, contrassegnati da una medesima neutra tonalità, si ordinano su un corridoio distributivo, che corre parallelo alla scala continua, addossata alla parete a sud, forata dagli oblò.

Francesco Pagliari

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