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Via Carlo Felice 69 residences modernize a late-19th century palazzo in Rome's historical San Giovanni neighborhood

SIDIEF S.p.A.

Investment and Asset Management  /  Future
SIDIEF S.p.A.

Nello storico quartiere San Giovanni di Roma, dopo una occupazione abusiva durata 14 anni, il palazzo in via Carlo Felice 69 di proprietà Sidief S.p.A. tornerà presto alla sua originale funzione residenziale e sarà valorizzato attraverso la realizzazione di nuovi concept per la locazione, dagli alloggi agli spazi comuni. Costruito alla fine del 1800, è stato parte integrante della comunità urbana fino al 2005, anno in cui è stato occupato abusivamente. L’impossibilità di eseguire interventi di conservazione ha compromesso la funzionalità del fabbricato, caratterizzato, già durante l’occupazione, da gravi dissesti strutturali. Nel febbraio 2019 l’edificio è stato liberato e messo in sicurezza, consentendo l’avvio dei lavori di riqualificazione. Si è trattato di una liberazione concordata, senza l’uso della forza pubblica, resa possibile grazie alla collaborazione tra pubblico e privato. Un’operazione delicata per il tessuto sociale del quartiere perché ha interessato numerose famiglie di occupanti con situazioni di fragilità, che hanno avuto alloggio in abitazioni messe a disposizione dagli Enti pubblici e anche dalla Sidief. Il fabbricato, un cielo terra di circa 4.500 metri quadrati su sei piani, era costituito nel suo stato ante operam da 50 unità immobiliari residenziali. La tipologia del costruito è quella tipica della Roma post unitaria ovvero un edificio che risponde ad uno schema a blocco con due piccole corti interne su cui si affacciano i locali di servizio, sfruttando il più possibile il perimetrale lotto urbano. La tecnologia costruttiva è caratterizzata da una struttura verticale in muratura, fortemente compromessa, con solai in ferro e voltine. Il progetto di riqualificazione è stato sviluppato sulla base degli obiettivi fissati dalla Sidief: recuperare il fabbricato, tutelarne la memoria storica e riportarlo alla sua originaria funzione residenziale, così da aumentare l’offerta di alloggi da destinare al mercato delle locazioni residenziali su Roma. Con una forte attenzione all’ambiente, all’efficientamento e alla qualità dell’abitare. In particolare la valorizzazione integra nel suo processo di progettazione: - l’incremento a 52 unità immobiliari residenziali, in conformità ai più alti standard di riferimento; - l’ottimizzazione della gestione dell’immobile secondo le logiche più evolute dell’asset e del facility management, in particolare la riduzione da tre a due scale, per migliorare l’impatto dei costi di gestione e manutenzione; la riduzione da due ad un solo ingresso all’edificio, direttamente connesso alle due scale e a tutte le parti comuni al piano terra, anche per aumentare il presidio del sito; l’ampliamento della superficie del cortile interno, attraverso la demolizione di una porzione residuale del fabbricato, al fine di disporre di maggiore spazio a servizio degli inquilini e di nuovi balconi per le unità immobiliari; - la destinazione di una porzione sostanziale di alloggi a persone con disabilità, unitamente al completo abbattimento delle barriere architettoniche; - il restauro completo dei fronti esterni e della copertura del fabbricato mantenendo leggibili tutte le qualità architettoniche originarie. L’immobile, sito all’interno delle mura Aureliane, è oggetto del vincolo di tutela storico-artistica del patrimonio UNESCO; - l’installazione di impianti che, unitamente ad interventi sull’involucro, portano alla riduzione dei consumi energetici, fermo restando le limitazioni dovute al vincolo di tutela sul ricorso a fonti energetiche rinnovabili; - il consolidamento delle strutture portanti originarie del fabbricato con tecnologie moderne e meno invasive, che migliorano le prestazioni di resistenza statica e sismica per aumentare la durata dell’investimento nel tempo; - la realizzazione di un nuovo piano interrato da destinare ai locali tecnico-impiantistici e ad ulteriori spazi accessori che completano la funzionalità generale del fabbricato; - la dotazione di tutte le residenze dei più elevati standard di connessione dati ad alta velocità, per integrare tutti i servizi ad essa connessi; - la completa flessibilità di alcune unità immobiliari, per future trasformazioni in ambienti di cohousing e coworking. Per raggiungere tali obiettivi e monitorare costantemente il processo progettuale e quello realizzativo, Sidief ha costituito un team di professionisti altamente specializzati. Il coordinamento e controllo generale della commessa è affidato ad una società di Project e Construction Management che, in stretta collaborazione con il personale tecnico delegato dalla Sidief, ha costruito un piano di lavoro che unisce le attività progettuali a quelle operative. Tutta la progettazione, inclusa quella specialistica, è stata affidata ad un raggruppamento di società di ingegneria e architettura che ha già traguardato le fasi operative. Il progetto è stato ampiamente condiviso con gli Enti competenti, in particolare la Soprintendenza, il Municipio e il Genio Civile Regionale. La realizzazione dell’opera contribuirà fortemente ad incrementare un processo di riqualificazione urbana della zona, innescando un programma a più ampio respiro che avrà l’obiettivo di integrarsi con gli altri immobili di proprietà Sidief limitrofi nel quartiere, alcuni già riqualificati, dando vita ad un unico percorso tipologico che richiami ad una univoca identità.

Credits

 Roma
 Italia
 SIDIEF SpA
 Confidential
 2023
 4.500 mq
 BM Studio Srl
 Coordinamento di Sidief SpA, Artelia Italia SpA, Studio Latini Srl, Pro.Ge.77 Srl, Q Progetti Srl.
 tbd
 Prof. Arch. Giovanni Carbonara, Arch. Federico Anselmi.
 tbd

https://www.sidief.it/

Tag

#Winner #Italy  #Residential Building - Complex  #Residence  #Rome  #SIDIEF S.P.A. 

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