Villa Razionale, Progetto Per Una Villa In Campagna, A Bologna
GBA Studio - Gianluca Brini Architetto
Villa
/
Future
Siamo nella campagna del quadrante ovest di Bologna, in zona totalmente pianeggiante, riconosciuta di valore paesaggistico dallo strumento urbanistico comunale. Non vi sono invece elementi di particolare tutela o altri vincoli.
La condizione che nomino “campagna periferica” ne ha i caratteri sia materiali sia localizzativi, programmatici e progettuali, non essendo coinvolta da alcuna prevedibile trasformazione urbana.
Completerei la definizione con “campagna periferica urbana”. Ma è solo una definizione …
Il confine della città si caratterizza qui morfologicamente non già per “fasce boscate” o infrastrutture, ma per fasce residuali di campi incolti “in attesa di”. Ecco il luogo ed il tema della “campagna urbana”, temi affrontati metodologicamente e precisati in ambito europeo soprattutto dalla “Scuola paesaggistica di Versailles”. Non è certo una novità, pertanto, è già presente in letteratura da decenni, ma rimane spesso tema negletto dalla pianificazione italiana.
Ma l’impostazione suddetta è troppo “visibilista”; in tal senso, per esempio e per dirlo subito, riteniamo prioritario in tali contesti realizzare interventi di massima sostenibilità “reale”, sia costruendo edifici con caratteristiche passive superiori sia per l’uso totale di energie alternative sia per il recupero delle acque, con impianto di evacuazione delle acque reflue domestiche tramite un sistema a dispersione all’interno del lotto, con utilizzo di altre tecniche ecologiche ...; progettando cioè al meglio delle conoscenze e delle tecniche di sostenibilità, piuttosto che progettando presunte viste estetiche (che pure possono e devono esservi, ma non prioritariamente, giacché riguarderanno non tanto la comunità quanto alcune “sensibilità”). Così, infatti, è inteso questo progetto: tendiamo all’autonomia energetica (fino alla classificazione NZEB) e uniremo solare termico e fotovoltaico, utilizzeremo la VMC e gli orientamenti ed i materiali per sfruttare l’effetto serra invernale e la ventilazione contrapposta estiva, realizzeremo le grandi aperture verso la campagna a sud ed orienteremo gli ambienti di vita ad est, mentre a nord le pareti saranno quasi cieche e ad ovest si affacceranno solo gli ambienti di servizio, i pacchetti murari saranno superperformanti, l’edificio sarà in classe energetica A4, verranno infatti utilizzate murature di tamponamento perimetrale ad alto coefficiente d’inerzia premiandone le prestazioni, la funzionalità e la “modernità”. Il raffrescamento estivo naturale sarà favorito sia dalle aperture contrapposte est-ovest sia dalla schermatura dei raggi solari estivi sia tramite logge e sporti sia tramite veneziane esterne pesanti orientabili, senza dimenticare il ricambio aria in VMC, e per l’acquisizione passiva dell’irraggiamento solare invernale necessario a convogliare calore nei mesi più freddi.
Si ha inoltre l’ambizione che sia la nuova residenza a fare PAESAGGIO, nuovo e rinnovato, contemporaneo. Qui la residenza ha dimensione periferica, ma ne ha anche una paesaggistica per volontà progettuale. Non si capisce infatti perché secondo alcune “superstizioni” paesaggio ed architettura siano in contrasto … quando in realtà sono effettivamente la medesima cosa. Dopo di che, ci sono paesaggi ed architetture naturali ed artificiali, belli e brutti, …, c’è un mondo di possibilità …
Nel suo essere “inevitabilmente contemporanea”, questa architettura vuole essere sobria e “semplice”, pulita e leggibile. Il volume è “rettangolare” e quasi stereometrico, molto compatto, sebbene modificato da soli due “movimenti che ne caratterizzano il ritmo”: la parte a sud più
larga che poi al primo piano si ritira a formare un terrazzo; lo sbalzo del piano primo sul piano terra per tutto il fronte est, quello d’ingresso.
Le facciate contemporanee, trattate sia ad intonaco sia con pannelli in fibrocemento, salvo l’angolo di sud ovest in cls. a vista, unitamente al coperto piano, negano il contestualismo mimetico di certi interventi che si vedono in zona.
È una contemporaneità che “ritorna ad un certa razionalità”, non già ad un “razionalismo” estetico ed architettonico in senso storico e disciplinare, ma ad una razionalità nelle scelte tecniche e tecnologiche, nell’uso delle risorse, nonché nell’uso di materiali e di “stilemi” architettonici, per un vivere moderno e contemporaneo che non ha bisogno di altro che di solidità di pensiero.
Gianluca B rini è libero professionista in forma singola dal 1990, nel gennaio 1998 apre
il proprio studio in Bologna, dal 2005 è amministratore unico della società di
progettazione GBa_studio srl gianluca brini architetto.
Opera nell’area del progetto urbanistico ed architettonico, occupandosi della pura
progettazione, fino al dettaglio esecutivo, sempre finalizzata alla realizzazione
dell’opera anche attraverso la direzione dei lavori.
Il progetto è sempre improntato al metodo “critico propositivo”, che viene
contemporaneamente e costantemente indagato ed approfondito anche in sede
teorica.
Negli anni consolida la propria struttura interna ed il network esterno, ciò che gli
consente di sviluppare progetti complessi in modo integrato e coordinato, anche con
Committenti pubblici.
Ottiene riconoscimenti in ambito locale e nazionale (concorsi e riviste), e
successivamente anche internazionale.