Ville unifamiliari – nuova costruzione di tipologie residenziali
GBA Studio - Gianluca Brini Architetto
Villa
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Completed
VILLE URBANE DI NUOVA COSTRUZIONE IN CITTÀ PREVIA DEMOLIZIONE VOLUMI ESISTENTI
L’intervento prevede la demolizione di un fabbricato industriale dismesso e la nuova costruzione di un volume ad uso residenziale per un totale di cinque unità indipendenti. Il tutto in un ambito urbano semicentrale ad alta densità, laddove non si riscontra il tipo “villa”, ma le uniche tipologie sono del tipo a condominio tipo grande monoblocco ovvero palazzina.
La scelta tipologica tuttavia, punta ad evitare il modello della “villetta a schiera”, puntando su un volume non uniforme ma unitario, unitario ma aritmico, evitando di reiterare il modulo “villetta” (le unità sono tutte differenti), espressione di uno stile di vita comunque urbano, aggiornato e di qualità, architettonicamente consapevole del tipo insediativo del suo rapporto con la forma della città contemporanea.
Risulta una superficie fondiaria di 1.046, 31mq ed un volume esistente di mc 1.701,08; il volume di progetto ammonta a mc 2.041,30.
Il volume principale, rettangolare di forma semplice, è accostato da avancorpi sul lato est.
Le cinque unità autonome sono distribuite su due livelli, senza interrato.
I posti auto sono ricavati all’interno delle singole aree cortilive private, con accesso dalla via del Giacinto.
L’impianto naturalmente segue la forma del lotto, rettangolare, e consente di realizzare gli affacci migliori per l’uso residenziale, est ed ovest.
L’intenzione è all’insegna dell’understatement.
Si legge, pertanto, una sorta di elegante minimalismo e di purezza, in contrasto con l’immediato contesto davvero confuso. In tale situazione l’intervento “si distingue” proprio per una curata e precisa semplicità dell’espressione architettonica, cercata anche a costo di rinunce personali.
Un solo terrazzino a sbalzo e pensiline completano, laddove opportuno, il sistema dei fronti, esse contribuiscono anche a proteggere gli infissi sia dalle intemperie sia dai raggi solari.
SULLA SOSTITUZIONE
Anche questo intervento, come tanti nostri altri, partecipa alla strategia della SOSTITUZIONE, come scelta culturale e civica, prima ancora che architettonica o commerciale.
La sostituzione ha sì come fini pratici del progetto maggiore efficienza, qualità e sostenibilità, sia del patrimonio edilizio privato sia dello spazio collettivo che lo contiene sia delle infrastrutture, ma soprattutto è un fine in sé, per parte nostra, pertanto, il limite principale del concetto e della pratica della ristrutturazione/conservazione coincide perfettamente con il valore primario del pro-getto di sostituzione nella prospettiva culturale del nuovo che sostituisce il vecchio e che si autoalimenta di pro-getto contemporaneo (una pratica che pensa il nuovo e la modificazione urbana e dunque è pensiero del futuro, anziché una pratica che cura l'esistente ed è "solo" tecnica specialistica e disciplinare).
Tutto ciò, come tutti sappiamo, è particolarmente vero a Bologna.
SUL PROGETTO ARCHITETTONICO
Il problema della figurazione e delle funzioni del NUOVO e del concetto di urbanità o di inserimento ‐ nuovi volumi e nuove funzioni nel centro storico di una città italiana - è alla base del pensare il fare, cioè delle valutazioni meta_progettuali.
Il progetto del nuovo può introdurre dinamiche positive non realizzabili con l’esistente, si tratta di scelta tra conservazione apropositiva ed antioperativa, diremmo proprio anacronistica, ma anche antistorica nel caso, e progetto … di tante cose …, compresa la “bonifica” in senso lato (eco‐logico) del sito, il riscatto d’immagine e la riconoscibilità dello iato temporale degli interventi e dei differenti valori assegnati ai differenti volumi.
Gianluca Brini è libero professionista in forma singola dal 1990, nel gennaio 1998 apre
il proprio studio in Bologna, dal 2005 è amministratore unico della società di
progettazione GBa_studio srl gianluca brini architetto.
Opera nell’area del progetto urbanistico ed architettonico, occupandosi della pura
progettazione, fino al dettaglio esecutivo, sempre finalizzata alla realizzazione
dell’opera anche attraverso la direzione dei lavori.
Il progetto è sempre improntato al metodo “critico propositivo”, che viene
contemporaneamente e costantemente indagato ed approfondito anche in sede
teorica.
Negli anni consolida la propria struttura interna ed il network esterno, ciò che gli
consente di sviluppare progetti complessi in modo integrato e coordinato, anche con
Committenti pubblici.
Ottiene riconoscimenti in ambito locale e nazionale (concorsi e riviste), e
successivamente anche internazionale.