Piroclasto è un progetto che sorge a Belpasso, un piccolo paese sulle pendici dell’Etna in provincia di Catania, in un’area immersa nella natura che gode di una vista privilegiata sul vulcano e sulla costa ionica al contempo.
L’intorno dell’area di progetto è caratterizzato dalla presenza di svariate costruzioni rurali, quali antiche torrette agricole che oggi rappresentano un bene da tutelare e per questo sottoposte a vincolo, e antichi muretti di terrazzamento a secco in pietra lavica. Uno di questi terrazzamenti sorge proprio all’interno dell’area interessata che è quindi costituita da due piani a diverse quote.
La volontà di preservare la traccia delle antiche strutture a secco, riconosciute come esempio di perfetta armonia tra uomo e natura, ha posto come principio progettuale la definizione di un edificio leggero e poco impattante che non modificasse la morfologia dell’area e ne rispettasse le quote di sedime.
Piroclasto si configura quindi come un volume compatto, la cui volumetria ricorda i granuli prodotti dalla frammentazione della lava durante l’attività vulcanica, che si adagia sul terrazzamento e fuoriesce a sbalzo dallo stesso. Esso si sviluppa longitudinalmente su un unico livello e presenta una copertura plastica che da elemento piano diventa a due falde.
L’edificio, interamente realizzato a secco, presenta una struttura leggera in legno X-Lam, fedele ai principi della sostenibilità ambientale e, come noto, con un’ottima risposta sismica.
Sia in facciata che in copertura si utilizzerà il medesimo rivestimento: lastre di pietra lavica del luogo con finitura bocciardata, i cui colori si intonano con il paesaggio circostante, cosicchè non solo le forme ed i volumi, ma anche le cromie rispettino l’area di sedime.
Il volume viene scavato per definire gli ambienti della casa che presentano un rivestimento caldo in legno di castagno e si articolano intorno a spazi semi aperti di filtro tra interno ed esterno. Lo scavo più profondo definisce la zona giorno della casa che si presenta come un open space con ampie vetrate che stabiliscono una relazione diretta con l’esterno, mentre la zona notte si articola intorno a spazi/scavo più intimi e riservati in cui il rivestimento in legno viene modulato per meglio controllare e filtrare la luce.
Gli interni minimalisti, progettati dettagliatamente su misura, sono studiati per offrire al contempo qualità estetica e funzionale.
All’esterno, tra alberi di castagno e ulivi tipici della zona, viene ricreato uno spazio living all’aperto, area che serve ad esaltare ed utilizzare al meglio il grande terreno di proprietà.
Salvatore Terranova si laurea allo IUAV di Venezia nel 2011. Giorgia Testa si laurea a Catania in Ingegneria Edile-Architettura nel 2010, si specializza nel 2012 con il Master di II livello in Ingegneria Sismica a Messina. Intanto lavora presso la School of Environment and Technology, University of Brighton. Nel 2015 fondano lo studio LineaT in provincia di Catania, con la volontà di scommettere, attraverso l’architettura, sullo sviluppo di un territorio non ancora fertile e con tante problematiche tanto conosciute. Lo studio ha realizzato progetti in ambito residenziale e commerciale, su piccola e larga scala, fino ad arrivare al progetto di elementi di design, con attenzione alla ricerca di materiali e tecniche costruttive di tipo innovativo. Promotore di un’architettura che si integri al territorio e che sia prima di tutto veicolo di rigenerazione sociale: opera con l’obiettivo di innescare un effetto domino che porti ad uno sviluppo qualitativo del territorio su larga scala.