Ristrutturazione ex fabbrica “SAUL SADOCH” per residenze SH
Archest s.r.l.
Housing
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Completed
La ristrutturazione del complesso “ex fabbrica Saul Sadoch” riguarda la riconversione di un edificio industriale in residenziale, per complessive 83 unità immobiliari, la maggior parte delle quali destinate ad Housing Sociale.
L’opificio fu costruito a fine anni ‘50 ed oggi rappresenta una testimonianza di considerevole valore storico per la città di Trieste, tant’è che il Piano Regolatore lo ricomprende tra le “ville ed edifici di interesse storico-testimoniale” con delle prescrizioni sugli interventi consentiti ed in particolare sulle sue facciate.
Il progetto ha avuto come obiettivo la realizzazione di un intervento rispettoso della memoria storica del fabbricato, attraverso la valorizzazione degli elementi che lo contraddistinguono e la rilettura del suo carattere industriale, con un uso misurato dei materiali e degli elementi caratterizzanti, per poterlo trasformare in una struttura residenziale contemporanea. A ciò si è aggiunta necessariamente l’esigenza che l’edificio fosse il più possibile performante dal punto di vista energetico e che garantisse un elevato livello di comfort interno per i residenti.
Per raggiungere questi propositi la progettazione è stata condotta in maniera integrata dal punto di vista architettonico e tecnologico, valutando al contempo tutte le caratteristiche del fabbricato esistente.
Il complesso si compone di due corpi di fabbrica connessi tra di loro: il corpo principale, con otto piani fuori terra più un piano seminterrato, ed il corpo secondario, con tre piani fuori terra. La residenza si sviluppa ai piani ammezzato e primo del corpo secondario e dal primo al settimo piano del corpo principale, mentre i livelli sottostanti ospitano gli ingressi all’edificio e le autorimesse. All’interno del corpo secondario sono stati inoltre ricavati alcuni spazi collettivi, tra i quali uno spazio comune da 62 mq che si apre con grandi finestre su di un terrazzo pergolato da 53 mq. Il corpo principale ha destinazione d’uso unicamente residenziale, con due ingressi separati e posizionati contrapposti alle estremità est ed ovest del fabbricato, ove sono ubicate le risalite ai piani superiori ed inferiori, le quali sono state sopraelevate di un piano rispetto allo stato di fatto per poter raggiungere anche il sesto livello residenziale. Il settimo piano invece non è raggiungibile dall’esterno, costituendo il livello superiore di 4 appartamenti duplex.
Tra le due metà est ed ovest dell’edificio principale è stata realizzata una chiostrina, aperta dal piano primo a tutt’altezza, che da un lato consente di garantire l’illuminazione e l’aerazione agli ambienti che vi si affacciano e dall’altro permette di ridurre la superficie distributiva evitando la formazione di lunghi corridoi.
Per poter rispondere alla necessità di posti auto per la residenza sono stati ricavati 85 stalli, alcuni dei quali esterni mentre i rimanenti in autorimessa: i posti auto esterni sono stati individuati nella corte formata dai due corpi di fabbrica, mentre l’autorimessa si sviluppa nei due piani inferiori del corpo principale, con accessi distinti.
I PROSPETTI
Allo stato di fatto la parte centrale della facciata a nord era caratterizzata dalla presenza di pannelli uguali tra loro, singolarmente ruotati di circa 20 gradi verso est, in una sorta di "pieghettatura" che chiudeva il fronte dei piani dal primo al quinto, lasciando libero un nastro verticale vetrato a tutt’altezza rivolto ad ovest. Una serie di scanalature modulari, individuabili in tutti i prospetti, concorrevano invece a formare la matrice compositiva che definiva i pieni ed i vuoti nel partito di ogni facciata. Tale matrice è stata riutilizzata in progetto per definire anche le nuove forometrie sui pannelli, necessarie a garantire le superfici aeroilluminanti per gli ambienti interni, assicurando al contempo la conservazione della modularità e delle forme principali caratterizzanti l’edificio. Gli elementi in vetrocemento presenti nei pannelli esistenti sono stati sostituiti con vetri serigrafati, a chiusura dei vani abitabili (soggiorni/cucine), o con pannelli in lamiera forata nelle logge, in modo tale da preservare non solo la memoria di queste forature caratterizzanti lo stato di fatto, ma anche la loro funzione di illuminazione interna attraverso la sostituzione del vetrocemento con materiali che permettano il passaggio della luce filtrandola. E’ stato realizzato un nuovo fronte, arretrato rispetto alla facciata esistente, a delimitazione degli spazi delle “zone notte” e delle nuove logge, caratterizzando il prospetto anche in profondità.
Sul fronte sud il filo della facciata ai piani primo e secondo è stato arretrato per consentire la formazione di una loggia continua lungo tutta la larghezza del fabbricato, portando a vista i pilastrini esistenti, mentre ai piani superiori tali arretramenti sono puntuali.
All’ultimo piano del corpo principale sono stati ricostruiti i volumi esistenti, i quali sono stati trattati come dei manufatti estranei e “liberi” rispetto al rigore del fabbricato sottostante, prevedendo un rivestimento in parte metallico, a riprendere il materiale impiegato nell’ultimo piano allo stato di fatto. I due nuovi volumi sono infatti caratterizzati da coperture ampie e leggere, utili anche per l’ombreggiamento del piano attico. Allo stesso modo, le sopraelevazioni di un piano dei corpi scala laterali sono chiaramente identificabili rispetto all’esistente, presentando lo stesso rivestimento metallico.
Credits
Trieste
Italia
FININT Finanziaria Internazionale Investments SGR S.p.a.
02/2019
13600 mq
Archest S.r.l, arch. Roberto Simeon, arch. Sonia Soardo
Archest Design Team: Coordinatore per la progettazione: ing. Stefano Costantini, arch. Sonia Soardo Team: arch. Lorenzo Paroni, arch. Alessandro Golosetti, arch. Antonio Scagliarini, arch. Eleonora Orsetti, arch. Tommaso Iaiza, arch. Francesco Tessaro, arch. Gaetano De Napoli, geom. Marzia Baracetti, arch. Simone Masotti; Coordinatore per la progettazione strutturale: ing. Stefano Costantini; Team per la progettazione strutturale: ing. Luigi Terenzani, ing. Giulia Basaldella; Direttore Lavori: arch. Roberto Simeon; Progettazione impiantistica: Cooprogetti S.C.R.L., ing. Mario Visentin, ing. Maurizio Casoni; Sicurezza: Cooprogetti S.C.R.L., arch. Pier Nicola Carnier
I.C.I. Soc. Coop.
Archest S.r.l.
Curriculum
Archest è una società di ingegneria ed architettura nata nel 2006 dalla fusione di due studi di progettazione, conta un organico di oltre 50 tecnici con una notevole esperienza nella progettazione e gestione di opere anche di rilevante complessità, in Italia e all'estero. Sedi operative principali sono a Palmanova e Pozzuolo del Friuli (UD); Archest è anche a Roma e a Mosca.
Archest progetta gli interventi ponendo l’attenzione alla sostenibilità e alla valutazione dell’efficienza energetica. L’integrazione delle specializzazioni è da sempre alla base delle attività progettuale dello studio; significativo di tale metodologia è il primo premio per il concorso internazionale di progettazione per i “Nuovi Uffici della Provincia di Parma” nel 2010; inoltre nel 2013 Archest ha vinto il primo premio per il ''Concorso internazionale di idee per valorizzare i luoghi della storica Targa Florio” a Termini Imerese.