Nuova Sede della Procura della Repubblica nell ex Ospedale Militare di Catanzaro
Corvino + Multari
Renovation
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Future
L’intervento progettuale ha avuto per oggetto il restauro, il risanamento conservativo e la rifunzionalizzazione dell’Ex Ospedale Militare di Catanzaro, da destinare a nuova sede degli Uffici Giudiziari di Catanzaro.
Il complesso, realizzato a partire dal XV secolo e risultato di successive aggiunte e stratificazioni ospitava in origine il convento degli Osservanti. Nella seconda metà dell’ 800, il convento e parte della chiesa passarono al Ramo militare, che più tardi vi impiantò l’ospedale militare. Con il Decreto n. 824 del 13.04.2011 della Direzione Regionale per i beni Culturali e Paesaggistici della Calabria il bene è stato dichiarato di interesse storico artistico ai sensi dell’art. 10 comma 1 del D.Lgs 22 gennaio 2004. Con la Delibera di Consiglio comunale n. 89 del 15/06/2016 il Comune di Catanzaro è stata assegnata al Ministero della Giustizia una maggior porzione del compendio perché fosse riqualificata e trasformata in sede degli Uffici Giudiziari di Catanzaro.
L’intervento ha riguardato quindi il recupero e la riconfigurazione del complesso edilizio, storicamente stratificato, dalla tipologia a corte, con l’obiettivo della razionalizzazione della sua distribuzione funzionale, del sistema degli accessi, nel rispetto dei vincoli di natura archeologica, urbanistica e paesaggistica scaturiti dalla posizione all’interno del nucleo storico urbano.
Analogamente al tema oggetto di gara, il confronto tra consistenza edilizia dei complesso ed il quadro esigenziale degli enti usuari ha scaturito la necessità e opportunità e dell’ampliamento del complesso attraverso la realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica realizzato sul sedime di edifici esistenti di recente costruzione, privi di qualità architettonica, che saranno demoliti.
È implicito che il progetto di recupero e riconfigurazione architettonica di un manufatto esistente assume un carattere di forte inter- e multi-disciplinarità che chiama in causa diverse competenze e professionalità. Scopo ultimo è quello di calibrare in maniera integrata e coerente le proposte progettuali e quindi massimizzarne l’efficacia. L’integrazione delle competenze come principio guida delle scelte progettuali non può ovviamente prescindere da un’approfondita conoscenza del manufatto, ancor più delicata e necessaria nel caso di edificio di interesse storico-culturale; per tale motivo il progetto di rifunzionalizzazione e riconfigurazione di edifici esistenti, vede come punto di partenza lo studio approfondito dello stato di fatto oltre a un'analisi di tutte le variazioni stratificatesi. L’approccio progettuale adottato ha tenuto conto della storia dei luoghi e del paesaggio in cui si inserisce e le ha integrate recependo i pareri degli enti competenti e i risultati delle indagini. Tutti questi elementi hanno condotto a operare degli interventi efficaci supportati da una conoscenza omogenea del complesso dell’Ex Ospedale Militare e in particolare del Fabbricato A. La conoscenza di tale manufatto dichiarato di interesse storico artistico ai sensi dell’art. 10 comma 1 del D.Lgs 22 gennaio 2004 è avvenuta oltre che attraverso le indagine, anche in seguito ad una approfondita analisi storico critica e di campagne di rilievo e indagini e ad un accurata analisi del degrado che hanno guidato le scelte relative al Restauro e risanamento conservativo dell’edificio dell’Ex Convento degli Osservanti (Corpo 1), con l’intenzione principale di mettere in luce la conformazione originaria della fabbrica e le sue partiture strutturali di impianto, anche attraverso l’eliminazione delle superfetazioni che sino sono succedute nel tempo. Inoltre l'analisi del degrado ha consentito di affrontare un restauro architettonico materico con i prodotti e le tecniche più appropriati per risolvere capillarmente le problematiche che si sono presentate. Sulla base delle informazioni reperite nella fase di conoscenza dei manufatti sulla qualità dei materiali e la composizione dei dettagli costruttivi, sono state operate le scelte di strategie di intervento: queste sono state differenziate tenendo conto sia della relativa convenienza economica che del valore storico-artico associato alle singole unità strutturali oggetto di intervento.
Dal punto dell’inserimento nel contesto l’intervento si configura come una operazione di vero e proprio restauro architettonico e paesaggistico dell’intero complesso attraverso:
- il restauro e ridisegno funzionale dell’edificio storico (Corpo 1), che sarà liberato di superfetazioni e volumi incongrui realizzati nel tempo, con il restauro delle facciate e la conservazione delle coperture in tegole e la sistemazione delle coperture piane.
- la riqualificazione delle aree esterne, attraverso la riproposizione delle destinazioni d’uso storiche di giardino ornamentale e frutteto e con la piantumazioni di essenze arboree ed arbustive coerenti con le destinazioni d’uso originarie, la sistemazione generale dell’area con il l’utilizzo di una pavimentazione caratterizzata da indice di riflessione solare SRI>29 come prescritto dai CAM (rif. criteri 2.2.6 Riduzione dell'impatto sul microclima e dell'inquinamento atmosferico) –
- il riordino dell’intera area, con l’eliminazione delle volumetrie incongrue di recente realizzazione (Edifici BFGH) e la realizzazione, del nuovo edificio (Corpo 2) caratterizzato dall’utilizzo di caratteri tipologici, architettonici e materici coerenti con il contesto e con l’edificio storico vincolato.
Credits
Catanzaro
Italia
Agenzia del Demanio - Direzione Generale Calabria
12/2021
6237 mq
Corvino + Multari
AS srl (Restauro); Rina Consulting SpA (strutture); Dfp srl (Impianti); Ing. G Lorenzi (sostenibilità); arch. G. Malara(rilievi); Geolog (indagini)
Curriculum
Vincenzo Corvino e Giovanni Multari , nel 1995 fondano lo studio corvino + multari.
Nel 2000 con il progetto per la Sede degli Uffici della Azienda di Cosenza sono segnalati con targa d’argento al Premio Europeo “Luigi Cosenza”
Nel 2001 con il Recupero del Quartiere Militare Borbonico a Casagiove sono
vincitori della III edizione del Premio Centocittà bandito dalla Compagnia di San Paolo.
Nel 2006 con il progetto di Restauro del Grattacielo Pirelli Milano sono vincitori del
Premio Speciale per il Restauro, Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana, indetto dalla Triennale di Milano
Nel 2012, con il progetto “La Cartiera” a Pompei (Na), partecipano alla 13ma Biennale di Architettura di Venezia.
Nel 2016 l'editore List Lab, Trento, pubblica la monografia "Esperienze dell'Architettura. Corvino+Multari"
Nel 2017, con il progetto per il Complesso Parrocchiale Madonna delle Grazie a Dresano, Milano, si aggiudicano il 'Premio' 'La Ceramica e il Progetto - 2017'