Laboratorio di Architettura Semerano/Toti Semerano - RESIDENCE OFFICE CENTER
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Laboratorio di Architettura Semerano/Toti Semerano

Mixed Use  /  Future
Laboratorio di Architettura Semerano/Toti Semerano
Linee guida del progetto architettonico Il tessuto articolato del centro storico di Treviso si dissolve rapidamente sostituito da un’organizzazione ordinata di strade su cui si affacciano edifici sempre più anonimi. In questo punto di limite bisogna necessariamente elaborare un linguaggio architettonico che interpreti la peculiarità del luogo. Sebbene prevalente un intorno anonimo, la continuità con un tessuto ricco di soluzioni diverse, - piazze, logge, vie d’acqua… - quasi una dissonanza armonica, ha fatto pensare ad una estensione di questo impianto urbano, progettando un sistema di piazze e percorsi coperti che si estendono fino ad inglobare nel loro disegno l’area scoperta adiacente.

E’ evidente il contrasto dimensionale e di qualità degli edifici all‘interno e all’esterno del tessuto storico, in un caso’altezza difficilmente supera i 4 piani, mentre nelle zone di più recente edificazione, che costituiscono i lati sud e ovest dell’area di progetto la dimensione con cui confrontarsi è di ben altra entità e supera i 20 metri. Proprio tenendo conto di questa realtà, abbiamo scelto di scomporre l’edificio come se fosse il prodotto di successive stratificazioni e non di un unico intervento, progettando due soluzioni formali diverse: una per le parti che volevamo difendere dall’aggressività degli edifici più anonimi, una per i fronti dove volevamo raggiungere una permeabilità totale tra interno ed esterno. La configurazione che ne risulta è scavata a livello del piano terra da uno spazio voltato che connette i percorsi ed i coni visuali dell’intorno, disegnando un luogo al tempo stesso innovativo e familiare, in cui vengono rielaborati in chiave moderna le forme e i materiali della Treviso storica ed in generale della tradizione veneta. Come in un campo magnetico l’organismo architettonico si orienta per attrazione o repulsione, in base alle condizioni del contorno. Le visuali verso il centro storico, la presenza del verde, la qualità degli edifici, tutto ciò che viene percepito dagli spazi interni diventa un criterio di valutazione che determina l’organizzazione e la dimensione degli appartamenti.

Come risultato l’organismo si difende verso i fronti opposti meno interessanti e degrada verso i lati più contigui al centro storico. Il primo ed il secondo piano disegnano una sorta di chiostro che accoglie un giardino pensile di oltre 650 mq. Al di sopra di questo suolo artificiale si elevano gli ultimi tre piani, come edifici indipendenti affacciati sul verde. L’obiettivo è anche quello di opporre una qualità formale alta proprio alle parti più anonime del tessuto provocando un meccanismo virtuoso che induca un’elevazione del livello dell’intero intorno. Questa nuova qualità ”contemporanea” può altresì dialogare con quella che ci è stata tramandata da altre generazioni che hanno sempre saputo innovare rispondendo alla qualità che avevano a loro volta ereditato. Il rapporto con la tradizione significa riconoscere che il patrimonio che ci è stato tramandato si rivela ad una lettura attenta e consapevole articolato in linguaggi sempre diversi nelle varie epoche e mai in un rapporto mimetico con i predecessori, aggiungendo qualità a qualità in perenne equilibrio tra tradizione e innovazione. Il linguaggio mimetico o vernacolare non appartiene a nessuna tradizione. Sarebbe paradossale che un periodo storico per la prima volta non producesse nulla di significativo da trasmettere alla generazione successiva, determinando un improvviso vuoto culturale e temporale.

Credits

 TREVISO
 ITALIA
 PRIVATO
 
 10188 mq
 Toti Semerano
 Salvatore Musarò, Stefano Sabato, Stefano Zanardi, Ludovica Fava, Stefano Antonello, Piscopo Andrea, Filoni iride

Curriculum

Toti Semerano, architetto e artista, una professionalità versatile e multiforme che lo allontana dall'establishment contemporaneo, in un lavoro di continua sperimentazione tecnica e plastica. Utilizza con la stessa passione tecniche innovative e materiali tradizionali, per creare comunque forme inedite, aperte e suscettibili di continue trasformazioni, dialogando continuamente con lo spazio e la luce.
Riconoscimenti recenti: vincitore "The Plan Award 2015 - categoria "Special Projects " - Pida 2012 -Premio alla carriera, Merit Award-concorso "Taiwan Towers Conceptual Design Competition" 2010, Biennale Internazionale di Architettura Barbara Cappochin 2009 Premio per la Cura degli Elementi di Dettaglio Architettonico.

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