Se è vero che un'abitazione va valutata nel suo complesso, e quindi nel comfort che la divisione degli spazi interni riesce ad assicurare e nel dialogo che riesce ad avere con gli ambienti esterni, allora questa villa di Milazzo (Messina) ha davvero tutte le carte in regola. Il punto di partenza?
Una struttura esistente posizionata in un angolo dove i novanta gradi sono
difficili da trovare, con una terrazza che fa da faro al porto di Milazzo. Ed è su questa
terrazza preesistente che nasce l'abitazione con i suoi due livelli, che si prende di
diritto il ruolo di guardiano del faro. Ruolo che è stato esaltato utilizzando la trasparenza nei vari ambienti e trasformando ogni spazio in un cannocchiale visivo verso il mare.
La morfologia nasce quindi da qui, da questo ideale cannocchiale visivo. Considerando, però, che non esisteva nella forma originaria un angolo retto, si è scelto di fondere i livelli alla sagoma preesistente, in parte regolarizzandoli ed
in parte seguendo le linee di confine. È nato così un mix di incroci e di nuovi angoli che hanno determinato lo spazio abitativo: un open space, al piano terra caratterizzato da quinte mobili che permutano lo spazio in un continuo gioco
con l'esterno; e una zona notte che si snoda attorno al doppio volume con i vari ambienti funzionali. In questo caso, il ruolo principale visivo e di controllo è della camera da letto padronale che, con il suo bagno spogliatoio e l'area fitness, si affaccia sul porto tramite l'intera vetrata del prospetto principale.
L'elemento di connessione tra i due piani è rappresentato da una scala dal doppio gusto, totalmente trasparente nei primi cinque gradini e quasi smaterializzata nella rampa successiva; si tratta di semplici lame sottilissime dello spessore di 12 millimetri poste quasi fluttuanti sopra due setti in vetro strutturale nel primo tratto e perfettamente incastrate come fogli al setto portante nel secondo tratto. L'effetto di leggerezza dei vari elementi è poi enfatizzata dalle scelte materiche e quindi dall'accostamento del vetro extrachiaro, del bianco delle pedate e dell'intonaco semi grezzo grigio del setto. Come in ogni progetto, infatti, parte fondante e distintiva è la selezione e giustapposizione di colore e materia: la pavimentazione in grès porcellanato Mutina in continuità tra interno ed esterno nella zona living ed in resina in quella notte valorizzano ed accrescono la luminosità degli spazi; gli arredi in buona parte in laccato bianco lucido uniti ad altri trattati con materiali in uso all'esterno creano e determinano la vita nascosta del contenuto.
Proprio gli arredi sono un altro tratto caratterizzante del progetto in quanto la scelta di realizzare tutto su misura, lo rendono unico ed irripetibile nonché altamente funzionale. Aldilà dei setti portanti, infatti, tutti gli spazi sono scanditi esclusivamente dai mobili e dalle boiserie, dalla brillantezza del laccato unita al effetto caldo del legno del brise soleil e di vari mobili contenitivi e dalle linee semplici e pulite delle gole e delle ante push pull.
Nulla è lasciato al caso, ed anche per quanto riguarda l'aspetto più tecnico ed impiantistico ci si è soffermati per garantire alti standard qualitativi e di vivibilità. L' illuminazione controllata da impianto domotico è caratterizzata dalla presenza di corpi illuminanti di ultima generazione Viabizzuno e i Led, che assicurano una continuità di lucentezza in tutta la zona living e, dove serve, come ad esempio nel vano scala, una luce puntiforme. Anche lo scambio termico è controllato: tutti i serramenti sono altamente performanti e la climatizzazione, sempre costante, è garantita da macchine e canali nascosti con griglie lineari sul tetto.
Credits
MILAZZO
Italia
Confidential
05/2015
600 mq
iraci architetti
Arch Antonio Iraci- arch Carla Maugeri-Geom. Concetto Pidatella-Arch. Salvatore Terranova-Arch Serena Vivirito-Arch Mario Renda-Arch Valeria Torrisi- Ing Paola Giuffrida-Interior Designer Veronica Perricone-Interior Designer Nicholas Iraci
Curriculum
Lo studio si occupa di edilizia residenziale privata, opere commerciali, industriali e pubbliche, strutture ricettive e di design industriale, gestendo in maniera completa il processo di creazione, dall’ideazione al cantiere. Nel corso della sua vasta attività professionale, realizza architetture a piccola ed a grande scala, indirizzando tutte le scelte compositive verso un forte scostamento figurativo del progetto dall’esistente e conducendo, in questo modo, la sperimentazione di una nuova concezione estetica attraverso i segni del puro minimalismo.
Un mondo geometrico dove le curve sono al massimo un obbligo generato dal luogo, le superfici, il più possibile trasparenti, e gli spazi si riducono ad incastri di linee, interno ed esterno sono parte di uno stesso continuum, prolungando gli ambienti all’aperto. Progettare architettura è un processo dinamico, un percorso, che spinge a continue nuove scoperte.