Gli uffici di uno studio legale internazionale sono stati ricavati all’interno di una palazzina liberty sul lungotevere di Roma. Il progetto mantiene parte delle preesistenze in contrasto con interventi radicali teso ad amplificare lo spazio ed enfatizzarne l’impatto visivo. L’obbiettivo del progetto era quello di ottimizzare la fluidità spaziale tra gli ambienti e di portare luce nella parte centrale dello spazio. Si è quindi pensato di collocare la grande sala riunione richiesta dalla committenza al centro dello spazio degli uffici, completamente vetrata e parzialmente schermata ma non chiusa con grigliati di legno a tutta altezza, come un foro aperto alla vista ed accessibile dagli ambienti circostanti da cui riceve luce, dimostrazione e metafora della trasparenza delle relazioni e della pratica operativa dello studio.
Un soffitto di lamiera di ferro naturale striata tagliato da fenditure di luce sottolinea ed evidenzia la presenza dello spazio centrale della conference room, in contrasto con i soffitti bianchi lucidi e riflettenti degli dagli spazi che la circondano degli uffici dirigenziali, della segreteria operativa, e della hall dove è stato mantenuto il soffitto di legno e stucco a cassettoni.
I colori ed i materiali utilizzati sono il bianco e il nero dei soffitti, dei grigliati di legno, degli arredi Nomos della Tecno e delle lampade Tolomeo di Artemide, insieme alla trasparenza del vetro con il quale sono state realizzate tutte le partizioni interne, ed al legno naturale dei pavimenti. Gli spazi in precedenza ospitavano gli uffici di una importante banca, ed il segno di questo passaggio è stato mantenuto nel basement, dove il caveau è stato convertito nella library dello studio, conservando l’imponente parta blindata come testimonianza.
The offices of an international law firm have been realized inside a building on the Lungotevere of Rome. The project maintains part of the pre-existences in contrast with radical interventions to amplify the space and emphasize its visual impact. The aim of the project was to optimize the spatial fluidity between the environments and to bring light into the central part of the space. It was therefore decided to place the large meeting room asked by the clients in the center of the space, fully glazed and partially screened, but not closed with full height wooden grills, as a “foro” open to the view and accessible from the surrounding light, demonstration and metaphor of the transparency of the relationships and of the operational practice of the study.
A striated natural iron ceiling cut by clefts of light underlines the presence of the central space of the conference room, in contrast to the shiny, reflecting white ceilings of the spaces surrounding the executive offices, the operating secretary, and the entrance room where a white wooden stucco ceiling has been left.
The materials used are the white and black of the ceilings, the wooden screens, the furnishings and the Nomos tables by Tecno, and the Tolomeo lamps by Artemide, together with the transparency of the glasses partitions and the natural wood of the floors.
The spaces previously housed the offices of an important bank, and the sign of this passage was maintained in the basement, where the safety vault was converted into the studio's library, preserving the massive armored door as a testimony.
Credits
Roma
Italia
Mac Dermott Willis and Emery
01/2016
1000 mq
Carlo Berarducci
Carlo Berarducci, Rossella Lanari, Insessa Gadner
Laboratorio Mattoni
Fernando Guerra FG+SG
Curriculum
CARLO BERARDUCCIARHITETCURE e' uno studio di architettura con sede a Roma e progetti e cantieri realizzati ed in corso di realizzazione in Italia e all'estero.
Lo studio si occupa di progettazione a tutte le scale, trasportando ricerche e linguaggi formali dalla dimensione dell’oggetto industriale, alla scala dell’architettura fino alla dimensione urbana.
Carlo Berarducci Architecture ha ricevuto premi e riconoscimenti in premi e concorsi nazionali ed internazionali. VDP Engineering Office, premio iF Design Award 2017, finalista Inside 2017 al World Architectural Festival Berlino; Zen Sushi Restaurant, progetto di un ristorante giapponese a Roma inspirato dai colori ed dalle suggestioni dei Templi di Kyoto, ha vinto il primo premio Hotel, Ristoranti d’Autore Inarch Gambero Rosso, il premio tedesco iF Design Awards ed il premio A’Design Award e ricevuto numerosi altri riconoscimenti.