PROGETTO EUROPEO SINFONIA - RIGENERAZIONE ARCHITETTONICA E ENERGETICA DEL COMPLESSO DI HOUSING SOCIALE DI VIA PALERMO 74-80, BOLZANO
LABORATORIO DI ARCHITETTURA DI RINALDI, CASARINI, DAVOLI
Renovation
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Future
Il progetto riguarda la riqualificazione architettonica ed energetica degli edifici adibiti a social housing di Via Palermo n. 74-76-78-80 a Bolzano. L’intervento è parte integrante del Progetto Europeo Sinfonia, che trasformerà la città di Bolzano in smart-city entro il 2020.
STATO DI FATTO
Il complesso architettonico oggetto di intervento è un edificio adibito a social housing, articolato in 5 blocchi comprendenti un piano cantine in parte seminterrato e 4-6 piani fuori terra adibiti a residenza. Gli alloggi, in numero di 39 e una dimensione media di 90 mq circa, sono disposti su piani sfalsati e sono serviti da 4 vani scala dotati di ascensore aggiunto in una fase successiva. L’edificio, costruito nel 1959, ha una struttura in cemento armato a telaio con tamponamenti in laterizio, un tetto a falde con copertura in lamiera e non mostra particolari caratteristiche architettoniche.
CONCEPT
L’obiettivo posto dal Progetto Europeo Sinfonia della riqualificazione architettonica ed energetica (da 195 kWh/mqa a 20 kWh/mqa), è stato interpretato come la possibilità di sperimentare un modello di intervento replicabile in altri contesti e costruire una nuova cultura per la trasformazione di un ingente patrimonio abitativo in tutta la penisola, ormai obsoleto.
Il vincolo principale era che gli abitanti dovessero rimanere durante le operazioni di trasformazione. Il progetto architettonico si pone come principale obiettivo quello di ridurre i tempi di cantiere (e quindi il disagio degli inquilini) costruendo il più possibile off-site, e di ridurre al minimo le lavorazioni da eseguire all'interno.
Si è pertanto teorizzato, sulla base di alcune esperienze di ricerca europee, una “progettazione per strati”, individuati dal progettista e riconoscibili. Una progettazione per strati ha un carattere semplice e immediato ed è concepita per durare ed essere reversibile nel tempo, è flessibile perché capace di adattarsi alle diverse condizioni esistenti, è coerente perché crea un senso di appartenenza e di riconoscibilità. Una progettazione per strati porta al concetto dell’assemblaggio (invece che alla costruzione) e alla possibilità di disassemblaggio senza originare nuovi rifiuti.
Tutto viene pensato come un intervento interamente dall'esterno.
Sono quindi stati individuati due elementi architettonici a cui affidare compiti complementari: trasmettere luce e sole all'interno dell’edificio, isolare termicamente, contenere i sistemi di oscuramento, fare da supporto alle integrazioni impiantistiche (VMC), limitare le introspezioni dall'esterno, ridurre i costi economici, semplificare la gestione del cantiere, ridurre i costi di manutenzione futuri. Gli elementi “finestra” e “loggia” prefabbricati diventano pertanto i due componenti tecnico/architettonici per coniugare la rigenerazione architettonica ed energetica dell’edificio.
Gli elementi “finestra” sono costituiti da una struttura prefabbricata in legno, da sovrapporre dall'esterno al vano finestra esistente, adeguando l’altezza del parapetto alle normative vigenti (1,00 ml). Una volta montati i nuovi elementi, saranno rimossi i vecchi infissi, inserita la macchina ventilante e rifinito l’interno. L’elemento “finestra” contiene: la finestra in legno/alluminio con doppio vetro basso-emissivo, il sistema oscurante a lamelle orientabili in alluminio, i componenti della ventilazione meccanica decentralizzata inseriti sotto il davanzale, la finitura esterna in alluminio graffato di colore bianco e la finitura interna in cartongesso.
La struttura prefabbricata in legno dovrà essere ancorata ai cordoli di solaio esistenti e si verrà a creare una colonna di elementi sovrapposti che fungerà da guida per la posa delle tubazioni esterne dell’impianto elettrico necessarie per alimentare dall'esterno le macchine di ricambio aria decentralizzate.
Gli elementi “loggia", costituiti da una sotto-struttura in legno isolata dove necessario per eliminare i ponti temici e rivestita da pannelli colorati in alluminio aggraffato, sono ancorati alla soletta esistente e ai pilastri in cemento armato della facciata. La struttura in legno e il disegno del rivestimento in lamiera sono stati studiati in modo da poter suddividere gli elementi “loggia” in pannelli finiti da assemblare in opera. L’utilizzo discreto del colore (bianco alternato al rosso ruggine), consente di ridurre compositivamente la rigidezza dell’edificio esistente, conferire una nuova riconoscibilità e identità all'edificio rigenerato.
Con lo stesso principio per strati vengono riprogettati gli accessi agli edifici, migliorata la compattezza dell’edificio con la riproposizione di alcuni allineamenti, previsti nuovi cavedi impiantistici per consentire una agevole manutenzione, il tutto con strutture a secco reversibili.
Una particolare attenzione è stata posta al ripristino del ciclo dell’acqua mediante l’inserimento di tetti verdi e la completa rivisitazione delle aree esterne. L’incremento e la razionalizzazione della superficie a verde composta in piccole “dune” che creano un ambito più riservato e l’utilizzo di cemento drenante, aumenta sensibilmente la permeabilità della città, consentendo un corretto apporto alle falde idriche sottostanti.
L’integrazione di energie alternative (fotovoltaico per 18 kWp e solare termico per coprire il 50% del consumo di acqua sanitaria) completa l’intervento tecnologico per la rigenerazione architettonica dell’edificio.
Credits
Bolzano
Italia
IPES- ISTITUTO PER L'EDILIZIA SOCIALE DELL'ALTO ADIGE - BOLZANO
05/2018
4.906 mq
Laboratorio di Architettura Architetti Associati - Arch. Roberta Casarini, Arch. Andrea Rinaldi
PLAN TEAM S.r.l. Ing. Ivan Stuflesser - Bolzano; BOLZAN BIASI INGEGNERI ASSOCIATI Ing. Marina Bolzan - Bolzano; ELEPLAN P.Ind. Thomas Meraner - Bolzano; Ing. Elena Cattani - Reggio Emilia
Curriculum
Roberta Casarini, Andrea Rinaldi (Ricercatore e Docente in Composizione Architettonica e Urbana), Pietromaria Davoli (Professore Ordinario in Tecnologia dell’Architettura e Direttore del Centro Architettura Energia di Ferrara) nel 2001 fondano “Laboratorio di Architettura” e si occupano di progettazione e ricerca nel campo della progettazione urbana e architettonica e del rapporto tra architettura ed energia pubblicando anche testi, monografie e numerosi articoli in riviste di settore.
Opere recenti:Uffici a zero emissioni “Trentotrieste13” (RE. 2009), Recupero tipologico energetico “Brennone21” (RE. 2010), Casanova EA8 (BZ 2011). Ampliamento, adeguamento sismico e riqualificazione energetica della RSA - Fondazione Mazzali (MN 2016), fermata autobus urbani Piazza Giovanni Paolo II (RE. 2016)
Premi recenti: Brennone21-Premio Legambiente 2012; CASANOVA EA8 - Premio Sostenibilità 2013, Trentotrieste13 – finalista medaglia d’oro Giancarlo Ius (Premio Capocchin).