I materiali utilizzati: tre tipologie di legni i cui colori e l’essenze creano un ritmo ed un armonia ad un piano che per sua consuetudine nasce monocromatico
e monomaterico _ unico per essenza;
La composizione: si è scelto di caratterizzare attraverso un oggetto composito il luogo tipico dell’accoglienza attraverso una composizione costituita da tre piani. Il primo, le cui dimensioni sono più “familiari” all’uso quotidiano, gli altri due ne accompagnano gli eventi mediante la possibilità di aumentarne il numero di persone oppure di essere a corredo dell’oggetto principale, accompagnandone il servizio.
La geometria: il desiderio alla base della scelta progettuale di deframmentare una figura nota è insita nella ricerca dello studio. Deframmentare riporta alle condizioni iniziali, archetipe, in cui il singolo frammento alla base di un oggetto finito è capace di rendere chiara la propria identità. Un’attenta analisi implica il discernimento del progetto nella sua interezza, ma anche il riconoscimento della sua complessità, attraverso l’enucleazione di tutti i piccoli “frammenti”
che lo compongono; Tale composizione geometrica che, pur nella visione unitaria, offre molteplici chiavi di lettura e inaspettate suggestioni. Le essenze elezionate creano un ritmo deciso che, pur evidenziando ogni singolo elemento compositivo, non ne pregiudicano l’armoniosa composizione d’insieme.
La percezione visiva dell’oggetto di design consente di discernere chiaramente il progetto nella sua interezza, ma anche di riconoscerne la sua complessità
proprio attraverso le parti che lo costituiscono. I frammenti o parti possono riconoscersi come opere concluse per la loro capacità di autodefinirsi, in virtù
del linguaggio specifico che le caratterizza (dalla geometria, trasposizione concettuale dell’idea creatrice, alla materia, che custodisce nella sua fissità
le tensioni progettuali di un componimento). Così tra le tre parti che compongono l’intero del piano i supporti divenuti parti di un piano ideale si frammentano in elementi apparentemente isolati in cui la geometria alla base di essi e la matericità dei diversi legni rendono ritmica la visione unitaria dell’oggetto di design.
Strategie progettuali:
Durante l’elaborazione dell’oggetto di design, sono stati presi in cosiderazione i bisogni del cliente, il quale si è espresso sia sulla possibilità di poter spostare il tavolo tra i vari ambienti, interni ed esterni, dell’ abitazione ed, a seconda delle eventualità, poter aumentare o diminuire il numero di posti.
Proprio lo studio delle strategie per soddisfare queste esigenze, ha portato alla luce quelle che sono diventate le grandi peculiarità che contraddistinguono questo elemento;
Il telaio, la struttura portante di ogni elemento, è costtuito da 3 moduli verticali, di cui 2 laterali hanno la capacità di poter ruotare di 90° e quindi porsi come “le gambe” su cui poggia il piano;Anche quest’ultimo elemento è collegato al telaio, tramite 2 cerniere che ne consentono una rotazione di 180°, in questo modo, quando il tavolo non è nel suo stato di esercizio, può essere spostato con estrema facilità semplicemente aprendo le gambe laterali e ruotando il piano sull asse verticale verticale.
In questa configurazione, grazie ad un meccanismo insito nel telaio, fuoriescono 2 ruote nella parte inferiore delle gambe che ne facilitano lo spostamento, riducendo lo sforzo. Questa sua caratteristica, inoltre, permettere di riporlo anche in spazi poco utilizzati o “di nicchia”, in attesa del suo prossimo utilizzo. L.C.
Credits
Ischia
Italia
Privato: G.A. (Gioacchino D'Enrico, Antonietta Cascella)
06/2015
2.61 mq
Luigi Cafiero con Pasquale Di Lorenzo, Maria Angela Rea
Emanuela Rotondella, Veronica Credentino
Luca C. Catrame, Luigi Spina
Curriculum
Nel 2003 consegue la laurea con lode in Architettura con tesi in Progettazione Architettonica e Urbana presso l’Università Federico II di Napoli. Dal 2000 al 2013 collabora alla didattica e alle tesi di Laurea presso la S.U.N. Nel 2003 fonda lo studio LCA Architetti&Partners. Nel 2008 consegue il PhD in Progettazione Architettonica e Urbana presso la S.U.N. Nel 2010 Docente a contratto. Dal 2014 è Cultore della materia presso la facoltà di Ingegneria. Nel 2010 riceve il premio GIARCH under 40 con il progetto “Brew Pub Bagaria”, esposto a Roma, a Bologna e alla Triennale di Milano. Partecipa a numerosi concorsi internazionali tra cui: TAV per l’Alta Velocità Afragola_Napoli; riqualificazione di un Isolato urbano a Eindhoven; House in Luanda: Patio and Pavilion. Nel 2015 il Progetto di Restauro e Riqualificazione di un fabbricato storico sito in Caserta viene scelto “Best project 2015” su Archilovers e pubblicato su DomusWeb, nel 2016 riceve il primo premio dall’InArch-Regione Campania.