L'idea di atelier alla base del progetto e' che abbia le potenzialità per evolversi gradualmente nel tempo in un organismo più complesso, un polo delle arti contemporanee che possa ospitare mostre e performance in stretto rapporto con il territorio e le sue specificità, con una grande attenzione alle accademie d'arte e in stretto contatto con i laboratori artigianali presenti nel luogo.
un muro recinto percorso avvolge i volumi essenziali dell'atelier di-segnando spazi vuoti....spazi per l'arte.
La corte centrale e' l'origine dinamica e simbolicamente vuota,su tre lati il costruito, sul quarto il grande portico aperto sul paesaggio. Da qui parte e si svolge la rampa che, con la sua leggera pendenza, si svolge a spirale dinamizza e mette in relazione tutti gli spazi esterni, penetra il corpo principale, lambisce le ampie terrazze e ridiscende infine nel cuore della collina per diventare un percorso ipogeo a supporto dello spazio di futura espansione previsto interamente scavato nel profilo della collina. E' una vera promenade architectural che consente di percepire le opere esposte da punti e altezze diverse sempre in un rapporto intenso con il paesaggio circostante.
La superficie del muro-percorso. e' realizzata con un impasto di terre e pozzolana steso su un sottofondo di giunchi intrecciati e parzialmente bruciati, ha il colore della terra, una pelle viva, mai uguale nel tempo, che seguira'il lento degrado del giunco, supporto ideale per la vegetazione che man mano lo sostituira', foglie fiori e perche' no frutti.....
Ricordo un bellissimo passo di Naipaul che descrive un paesaggio inglese riconoscendovi le ultime tracce appena percepibili di un giardino. Che l'architettura pian
piano perda la sua enfasi iniziale non mi dispiace affatto, anzi la predispongo a tal fine, anche una traccia e' sufficiente se e' una buona architettura.
Il progetto per sua vocazione pone grande attenzione ai materiali ed all'utilizzo di criteri di sostenibilità, in particolare è stato previsto l'utilizzo del legno per le strutture e una parte dei rivestimenti esterni. Pietra, fibre naturali ,calce e argilla per gli altri rivestimenti esterni.
In particolare, la scelta del sistema costruttivo per criteri di sostenibilità e velocità di esecuzione, è stata di utilizzare il legno lamellare secondo questa modalità : la struttura portante è costituita da telai di legno lamellare, la struttura a telaio e pannelli prefabbricati in legno di abete.
Credits
Montelupo Fiorentino, Firenze
Italia
Marco Bagnoli
01/2017
2000 mq
Toti Semerano
Stefano Zanardi, Ludovica Fava, Salvatore Musarò, Stefano Sabato, Iride Filoni, Stefano Antonello, Andrea Piscopo, Gunar Thom
progetto strutturale: ing. Antonangelo Schipani progetto termotecnico: ing.Giovanni Barbieri
opere in legno: Rubner Holzbau opere edili : Edilsavy snc
Stefano Zanardi, Marco Lensi
Curriculum
Arch.Piergiorgio Semerano
www.semerano.com
Via Enzo Ferrari 2 - Lecce - ph/fax 0832639036 - mail:[email protected]
Toti Semerano, architetto e artista, una professionalità versatile e multiforme che lo allontana dall'establishment contemporaneo, in un lavoro di continua sperimentazione tecnica e plastica. Utilizza con la stessa passione tecniche innovative e materiali tradizionali, per creare comunque forme inedite, aperte e suscettibili di continue trasformazioni, dialogando continuamente con lo spazio e la luce.
Riconoscimenti recenti: vincitore " Award 2015 - categoria "Special Projects " - Pida 2012 -Premio alla carriera, Merit Award-concorso "Taiwan Towers Conceptual Design Competition" 2010, Biennale Internazionale di Architettura Barbara Cappochin 2009 Premio per la Cura degli Elementi di Dettaglio Architettonico.
PROGETTI IN CORSO:
Programma integrato di intervento"P.I.I. Arese Sud- Milano