Il progetto che ha vinto il concorso ad inviti rivolto a progettisti under 35 ha dato vita alla nuova casa sociale per l’abitato di Caltron nel paese di Cles (Tn).
Questo luogo è un punto d’incontro per gli abitanti, dove bambini, giovani, adulti ed anziani possono incontrarsi, confrontarsi e fare crescere insieme l’identità della comunità.
La nuova costruzione funge da trait d’union tra l’edificato storico ed il verde agricolo, ma allo stesso tempo si pone come limite all’espansione dell’abitato e quindi al consumo indiscriminato di suolo.
Il contesto delicato all’interno del quale si inserisce e l’importante ruolo sociale che ricopre un edificio di questo genere hanno determinato tutte le scelte architettoniche del progetto.
Il nuovo volume è un sistema formato da un’architettura semplice, adagiata in modo naturale sul terreno e da un basamento poderoso che la sostiene. L’edificio è compatto e proporzionato per garantire la continuità con il tessuto urbano della borgata. Un’architettura contemporanea che diventa parte del paesaggio e si fonde con lo sfondo dei meleti, fino a diventare una pre-esistenza familiare per le persone del paese. La facciata, con il suo ritmo di pieni e vuoti scandito dai pilastri continua la successione dei meli senza alterarne tonalità e materia. L’edificio è realizzato completamente in legno; le facciate nord e sud sono rivestite con doghe verticali di legno di larice, mentre i fronti lunghi est ed ovest sono disegnati dalla scansione verticale dei pilastri anch’essi di larice. I serramenti sono arretrati e protetti dal piano di facciata per generare una continuità di rapporto tra interno ed esterno, oltre a mitigare l’effetto del sole nelle sale interne.
Il volume interrato sostiene ed avvolge tutto l’intervento con il suo lungo nastro monolitico in calcestruzzo lavato e colorato che abbraccia il parcheggio, il parco giochi e la casa sociale. Il porfido locale che emerge dalla lavatura del calcestruzzo armonizza la tonalità del muro con l’ambiente naturale del contesto. Un’ampia nicchia in legno che accoglie e protegge chi entra nell’edificio mitiga e alleggerisce l’autorevole presenza del lungo muro/diga in calcestruzzo.
La distribuzione degli spazi interni risponde al programma funzionale definito dall’amministrazione pubblica in modo semplice e lineare. L’ingresso avviene direttamente nella sala riunioni, uno spazio completamente libero da ingombri, flessibile e modificabile in funzione delle esigenze; da qui, tramite tre porte scorrevoli poste sul lato nord si possono raggiungere tutti gli altri locali riscaldati: bagno, deposito e cucina. I due spazi principali, cucina e sala riunioni godono della presenza di ampie vetrate che garantiscono la continuità con gli esterni.
Salendo al piano superiore si arriva in un ampio belvedere coperto, da dove è possibile osservare il panorama dell’intera valle.
Credits
Cles
Comune di Cles
08/2015
1120 mq
Mirko Franzoso
Mirko Franzoso
Mariano Dallago
Curriculum
Nasce a Cles nel 1978. Frequenta la facoltà di architettura di Venezia dove si laurea nel 2005. Inizia l’attività professionale indipendente nel 2009 occupandosi di progettazione architettonica alle diverse scale, dalla fase preliminare a quella esecutiva, dalla ristrutturazione alla progettazione ex-novo, dal restauro al design.
Prende parte con successo a numerosi concorsi internazionali di architettura e design in forma singola o associata con altri professionisti.
Nel 2009 vince il concorso di Design e artigianato indetto dal politecnico di Milano, nel 2011 vince il concorso internazionale “Fondo per il paesaggio”bandito dalla provincia autonoma di Trento e nel 2012 il concorso ad inviti per la realizzazione della nuova casa sociale per l’abitato di Caltron a Cles. Quest’ultimo progetto ottiene la menzione d’onore al premio internazionale “Nature” rivolto ai giovani progettisti under 40, promosso nel corso della manifestazione “Tianjin Design Week” in Cina.