La luce gioca a nascondersi, sembra non essere da nessuna parte, eppure è ovunque. Ahn Luh Guantang Resorts and Residence nella regione del Sichuan occidentale è l’emblema di un modo di pensare la luce e il buio, con tutte le fasi di trapasso dell’una nell’altro. Alla base del progetto e della sua realizzazione nella città di Chengdu è stato posto fin da subito il desiderio di creare un ambiente specchio del suo territorio, una regione attraversata da un tratto del fiume più lungo dell’Asia, tra il montuoso e il pianeggiante, ma anche di creare uno spazio di rigenerazione per mente e corpo a contatto con la natura e con la vera anima del posto attraverso le infinite gradazioni di illuminazione.
«Con una mente tranquilla, si può creare un universo completamente nuovo. Una mente serena può creare grandezza». Questo è lo spirito di Ahn Lhu, del quale si è fatto interprete lo studio Pro.Lighting Consultant (Pro.L), che ne ha appunto creato il lighting design. Luce naturale, luce artificiale e buio si rincorrono in tutti gli spazi del resort con un effetto tra il soffuso e l’oscurità grazie a lampade, lanterne o faretti, permettendo così ai viaggiatori di entrare davvero in contatto con il senso profondo della vita e della natura circostante, senza dimenticare l’importanza dei materiali per tale scopo: non a caso le pareti sono in terra battuta, i tetti a falda in paglia e le travi, come da tradizione, in legno, creando una continuità cromatica e strutturale con l’ambiente esterno, tanto da sembrare nascosto tra gli alberi.
Se, durante il giorno, i raggi del sole riescono a penetrare e a inondare ogni stanza, dalla hall al centro benessere, passando attraverso le strutture a griglie di alcune pareti o tra le trame di porte e finestre, la notte, al contrario, il buio riesce a nascondere ogni cosa. Un dialogo, quello tra le dimensioni di luce e buio, finalizzato ad aumentare il benessere dello spirito, così come lo sono le varie soluzioni di luce artificiale adottate, anch’esse quasi invisibili e celate nelle strutture. Talvolta le stesse pareti o gli stessi soffitti sembrano essere la fonte luminosa.
La lobby, oltre a essere caratterizzata da una delicata luminosità, mette a confronto le tante anime del Sichuan e delle sue materie prime: è qui che sono infatti affiancati l’ingegno dei pilastri di pietra e la semplicità delle travi del soffitto, dunque lo spessore e la magrezza del territorio. La griglia della hall, inoltre, rende la sua bellezza sottile e nebulosa.
La tranquillità della natura circostante è poi riprodotta all’interno dell’open space che ospita il bar, ordinato nonostante i numerosi tavolini: la privacy per ciascuno di essi è data ancora una volta da un chiaroscuro che richiama l’organizzazione della antiche sale da pranzo delle case cinesi.
Le potenzialità della luce sono sfruttate anche all’interno del centro benessere con piscina, dal fondo della quale la luce esce verso l’esterno abbattendo alla vista qualsiasi separazione tra dentro e fuori.
Sono relativamente pochi gli elementi con i quali Pro.L ha giocato in modo sapiente e sofisticato, tutti orbitanti intorno al concetto di ritorno alle origini e alla natura, ma il risultato può dirsi una scoperta dell’empatia con la luce e la tradizione del Sichuan.
Location: Chengdu, Sichuan (China)
Lighting Design: Pro.L
Chief Lighting Designers: Li Hui , Fu Li
Interior Design: Studio Affandy & Yeo
Floor Area: 20.000 m2
Building Area: 9.150 m2
Completion: 2021
Photography by Zhong Yonggang, courtesy Pro.Lighting