1. Home
  2. Design
  3. Furla e Persol, architetture che raccontano due anime

Furla e Persol, architetture che raccontano due anime

A Milano i due store raccontano lo stile dei rispettivi marchi

David Chipperfield

Furla e Persol, architetture che raccontano due anime
Scritto da Redazione The Plan -

È in un dialogo costante tra storicità del luogo e stile del marchio che lo studio David Chipperfield Architects ha firmato due progetti di retail nel cuore di Milano: il flagship store di Furla in piazza Duomo è un richiamo alla Bologna e ai suoi portici che hanno fatto nascere il grande marchio di moda, mentre il concept store di Persol a Brera svela la tradizione dell’edificio attraverso gli interventi di restauro.

 

Furla, portare con sé le proprie origini

Furla, David Chipperfield Architects ©Alberto Parise, courtesy of David Chipperfield Architects

Con un omaggio alla sua città, Bologna, Furla ha ampliato il proprio flagship store di piazza Duomo a Milano, ora un susseguirsi di stanze su due piani e connesse le une con le altre da imponenti aperture ad arco: un richiamo al ritmo dei portici dunque, a quel patrimonio mondiale dell’umanità Unesco che sempre più fa venire in mente il calore dell’abbraccio di una città. Una forma, quella dell’arco, che caratterizza anche il palazzo della Fondazione Furla.

Firmato da David Chipperfield Architects appunto, lo store occupa ora una superficie di circa 240 m2, distribuiti su due livelli collegati da una imponente scalinata dai toni chiari e delicati. Una palette del tutto analoga la si ritrova in tutti gli ambienti interni, caratterizzati da superfici materiche, pareti in terra cruda ottenuta da una miscela di differenti tipi di argille naturali. Questo aspetto è però in contrasto con la superficie liscia e continua del pavimento rivestito in pastellone. Lungo il perimetro del negozio, le strutture modulari che sorreggono le mensole sono anch’esse a forma di arco, definendo così un allestimento minimale ma scenografico: sono una reinterpretazione contemporanea degli interni di Carlo Scarpa.

Alla leggerezza di questi allestimenti perimetrali fa da contraltare l’aspetto massiccio e scultoreo di ulteriori elementi d’arredo centrali, in particolare quelli in marmo che richiamano con una vena contemporanea i tavoli di Angelo Mangiarotti.

All’eleganza e alla ricercatezza delle sale, inoltre, contribuisce anche l’intero sistema illuminotecnico, capace di creare un gioco di ombre e di riflessi in dialogo con le linee morbide degli archi.

>>> Scopri anche il negozio di abbigliamento di harlan + holden all'interno del Lotte World Mall a Seoul pubblicato su THE PLAN Contract 3.

 

Persol, retrò chic e sublime anche nell’architettura

Persol, David Chipperfield Architects ©Gerhardt Kellermann, courtesy of David Chipperfield Architects

Fino alla metà del secolo scorso questa stretta via pedonale – via Fiori Chiari, insieme al suo proseguimento, via Fiori Oscuri – ospitava alcuni dei postriboli più in voga della città di Milano. Successivamente accolse artisti e intellettuali: una lapide al numero 16 ricorda che lì «visse, operò e morì Piero Manzoni, artista concettuale». Adesso, invece, proprio dalla doppia vetrina accanto a questa insegna si accede al concept store di Persol, il famoso marchio di occhiali che ha fatto dalla linea rétro chic, unisex, sublime la propria personalità elegante e inconfondibile. Nel cuore di Brera, grazie a questo progetto firmato da David Chipperfield Architects, ha dunque aperto la sua seconda casa, dopo il primo storico monomarca in Rodeo Drive a Los Angeles: in un dialogo costante con l’acciottolato della via antistante, i cortili nascosti, i prestigiosi palazzi della zona e con la celebre Pinacoteca, l’idea di base è stata quella di creare un collegamento tra l’anima della città e quella del marchio, tra l’architettura autentica storica e i nuovi interventi di ristrutturazione in un rapporto di complementarietà e di reciproco disvelamento.

Attraverso un processo di recupero e di restituzione, gli elementi architettonici restaurati dell’edificio fungono dunque da guscio storico del nuovo e contemporaneo allestimento del negozio, in primis delle quinte in alluminio funzionali all’esposizione dei prodotti. I materiali originali sono ancora ben visibili, dando all’ambiente interno un carattere di equilibrio e di ricercatezza: dietro a questo allestimento autoportante di quinte, quasi a conferire un’atmosfera teatrale, conservano un ruolo di protagonismo i muri in mattoni a vista.

In modo analogo sono stati trattati i pavimenti in beola, riscoperti e bocciardati, mentre la colonna in granito e gli elementi in ceppo sono stati rinvenuti e valorizzati con l’intento di caratterizzare l’architettura come elemento polimaterico e poliespressivo.

Esteso su un’area di circa 120 m2, il concept store Persol può essere dunque letto come una scatola architettonica, una sequenza di quattro spazi suddivisi da tre portali che facilitano il mantenimento di un ritmo spaziale e temporale, offrendo così la possibilità di far corrispondere a questa scansione anche una precisa e correlata organizzazione del prodotto.

Lungo tutti gli ambienti viene riproposto ed enfatizzato il tema degli opposti, tra lavorazioni artigianali e lavorazioni industriali, tra superfici ruvide e superfici lisce, tra superfici discontinue e continue, tra storicità e contemporaneità. E, ancora, tra archeologia e tecnologia, tra artigianalità e industrialità.

>>> Scopri anche il progetto per le Procuratie Vecchie di Venezia.

 

|||   ISCRIVITI A THE PLAN   |||   Ricevi direttamente le più belle storie del mondo dell'architettura e del design, gli ultimi progetti realizzati, classifiche e recensioni, consigli su video, gallery e interviste

Credits

Location: Milan, Italy
Architects: David Chipperfield Architects
Client: Furla and Persol
Photography by Alberto Parise and Gerhardt Kellermann, courtesy of David Chipperfield Architects

Resta aggiornato sulle novità del mondo dell'architettura e del design

© Maggioli SpA • THE PLAN • Via del Pratello 8 • 40122 Bologna, Italy • T +39 051 227634 • P. IVA 02066400405 • ISSN 2499-6602 • E-ISSN 2385-2054