La luce ha un importante ruolo di guida, genera emozioni, agevola l’accesso ai contenuti e contribuisce alla costruzione del messaggio visivo e alla semantica di un luogo, ancor più se si tratta di un museo, di una galleria o di un luogo d’arte. La luce contribuisce a mettere in dialogo le opere, la storia degli artisti, i rispettivi significati con l’intero contesto, giocando un ruolo di primaria importanza nell’attribuzione a quest’ultimo di un ruolo da protagonista. Al contrario, nel metterlo deliberatamente in ombra. Tutto questo non può prescindere dalla profonda conoscenza del luogo stesso, degli artisti e dei percorsi seguiti per realizzare le varie opere. È da questi presupposti che parte il lavoro di Zumtobel, azienda specializzata in soluzioni illuminotecniche sofisticate e tecnologiche, con profonda esperienza anche negli ambienti espositivi e museali; un settore in movimento che propone emozioni per l’occhio del visitatore, immersività, interpretazione e tutela del patrimonio. Infatti, se da una parte si deve garantire la corretta visione e fruizione delle opere, dall’altra devono essere perseguiti i criteri di tutela dovuti alla diversa fotosensibilità dei materiali: gli acquerelli, i tessili, il cuoio, per esempio, sono particolarmente sensibili.
Ricerca e sperimentazione sono da sempre alla base dell’approccio che Zumtobel applica nello sviluppo dei suoi corpi illuminanti con lighting designer e curatori per identificare nuove soluzioni di applicazione.
Ne è un esempio la collaborazione con lo Studio Consuline nel perfezionamento dell’applicazione del Metodo Monza – nato originariamente dalla sperimentazione dei lighting designer per il progetto della Cappella Teodolinda – un sistema di illuminazione a percezione tridimensionale, precursore della tecnologia tunableWhite.
Questo prevede la sovrapposizione di luci a temperatura di colore diversa e provenienti da direzioni differenti. I diversi gradi cromatici della luce, appena percettibili agli occhi, sono colti quasi in modo subliminale dal cervello umano, stimolando l’interesse e l’attenzione. Alla base vi è un’integrazione di discipline quali le neuroscienze e la neuroestetica.
La tecnologia tunableWhite di Zumtobel condensa in un unico apparecchio quanto descritto sopra e, grazie a un’innovativa ottica Zoom Focus, restituisce con autenticità le strutture e i colori, le sfumature e i materiali, plasmando contrasti perfetti. «Arte, design, architettura sono elementi fondanti della nostra cultura aziendale – sottolinea Isabel Zumtobel, Head of Art &Culture –. L’interazione con gli artisti di valore ci fa guardare oltre, apre a nuove sfide ed evoca bellezza ed emozioni. È come illuminare le nostre anime e, alla fine, è questo quello che fa la differenza».
ZUMTOBEL GROUP
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