Una giungla metropolitana
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Una giungla metropolitana

Ristorante TiTi Palacio

Atelier OLK

Una giungla metropolitana
Scritto da Redazione The Plan -

Costruito negli anni Sessanta nel quarto arrondissement, ai margini del Marais, per ospitare gli uffici dell’amministrazione cittadina, il massiccio complesso della Préfecture de Paris, rigoroso, austero e caratterizzato da una facciata a griglia, appariva chiuso e inaccessibile, quasi estraneo alla vivacità del suo contesto. Il bando Réinventer Paris lo ha trasformato in un edificio vivo e dinamico a vocazione mista: il nuovo La Félicité Paris Sully-Morland.

Il bando di gara è stato vinto dallo studio David Chipperfield Architects, BRS architectes ingénieurs e da CALQ Agence d’Architecture, che, secondo i vincoli posti dal programma, hanno puntato al rispetto della preesistenza. Per mediare il rapporto tra il contesto e l’importante massa del complesso, sono stati costruiti due nuovi edifici sui prospetti rispettivamente sulla Senna e su Boulevard Morland. I nuovi volumi aprono il piano terra: sono sollevati dal terreno e poggiano su un sistema di pilastri e archi, incentivando la permeabilità con l’esterno.

Atelier OLK Ristorante TiTi Palacio | © Rodrigo Apolaya, courtesy Atelier OLK

Il ristorante TiTi Palacio si trova al secondo piano di uno degli edifici di nuova costruzione, quello su Boulevard Morland. Lo studio Atelier OLK ha progettato lo spazio ispirandosi al Crystal Palace, costruito nel 1851 da Joseph Paxton in occasione della prima Esposizione Universale.

Come la celebre architettura, l’ambiente è racchiuso in un volume costituito principalmente in vetro e acciaio e ricorda una grande serra – suggestione enfatizzata anche dalla presenza delle numerose piante che punteggiano l’ambiente. Per rispettare la concezione originaria di Chipperfield, nella sua idea di avere un unico grande ambiente lungo 50 metri, sorretto da colonne e senza partizioni interne, gli architetti di Atelier OLK hanno strutturato il ristorante in un unico spazio senza pareti e divisori.

Atelier OLK Ristorante TiTi Palacio | © Rodrigo Apolaya, courtesy Atelier OLK La caffetteria richiama l’atmosfera  di un bar all’aperto: le sedie tipiche  da bistrot sono racchiuse in un perimetro virtuale creato dalle piante; lampadari a bulbo simulano l’effetto dei lampioni di strada e permettono l’installazione di luminarie decorative.

La presenza di arredi modulari e su misura, di archi metallici e di piante crea ambienti diversi, suddividendo lo spazio in tre aree distinte: la caffetteria e il ristorante, ai due poli opposti, e la veranda al centro dello spazio rettangolare. 

Tutto il ristorante è inondato dalla luce: la palette di colori tenui nei toni del verde e del rosa si sposa con il colore neutro delle sedie di legno chiaro e di vimini; le piante completano l’opera, trasmettendo un senso di pace e di contatto con la natura. La modularità degli elementi di arredo consente di distinguere le diverse funzioni: la zona caffetteria è uno spazio più vivo e dinamico, con tavoli e sedie tipici dei bistrot, che trasmettono l’idea dello stare all’aperto; nel ristorante si respira un’atmosfera più intima e rilassata, caratterizzata dalle sedute semicircolari imbottite e rivestite con stoffa a righe, protette da paravento in vimini; la veranda è una sorta di “serra all’interno della serra” ed è uno spazio da cui osservare gli altri angoli del ristorante e godere della vista su Parigi.

Atelier OLK Ristorante TiTi Palacio | © Rodrigo Apolaya, courtesy Atelier OLK Il ristorante occupa il secondo piano  del corpo di fabbrica di nuova costruzione, su Boulevard Morland:  le superfici vetrate delle chiusure fanno intravedere gli interni, punteggiati  da piante e piccole luci, che ricordano una piccola giungla urbana.

In corrispondenza della veranda si trova il fulcro del progetto: il bar. Ideato secondo uno schema rettangolare, è posizionato al centro del ristorante ed è accessibile da tutte le zone. Un bancone lungo 40 metri, con piano di lavoro in marmo e rivestimento in piastrelle verdi effetto artigianale, circonda tutta la zona bar. L’illuminazione dall’alto, sospesa su archi metallici che fanno da sostegno anche a piante rampicanti, crea un’atmosfera altamente evocativa.

Dopo il calare del sole, la trasparenza delle superfici vetrate fa risplendere il ristorante nella notte parigina rendendolo simile a una giungla luminosa nel cuore della capitale francese.

Luogo: Parigi, Francia
Committente: France Hostels
Completamento: 2022
Superficie lorda: 700 m2
Progetto architettonico: David Chipperfield Architects, BRS architectes ingénieurs,  CALQ Agence d’Architecture Progettazione degli interni: Atelier OLK (Olivier Lekien Architecte) 

Consulenti
Illuminazione:
Reflet 
Paesaggio: Merci Raymond
Progettazione grafica: Joanna Spadiliero

Fotografie: © Rodrigo Apolaya, courtesy Atelier OLK

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