Una fabbrica innovativa a misura d’uomo

La sede di Bonfiglioli Riduttori a Calderara di Reno, nel Bolognese, è un’architettura pensata per le persone e progettata per l’innovazione, con altissime prestazioni energetiche. L’edificio, che risponde alla tipologia NZEB (Nearly Zero Energy Building), racchiude una superficie di 50.000 m² organizzati su più livelli e ospita spazi produttivi e direzionali, con l’obiettivo di ricomporre l’intera filiera in un unico luogo capace di veicolare una visione orizzontale del lavoro.

Il progetto di ampliamento e riqualificazione dello stabilimento, firmato dallo studio Open Project, rispecchia una visione innovativa della fabbrica, che non è più concepita come un corpo slegato dagli headquarter, ma diventa parte integrante dell’identità aziendale. Soltanto una parete vetrata separa infatti l’area produttiva dagli uffici, dai quali si raggiunge il settore ricerca e sviluppo percorrendo una passerella sospesa che attraversa la fabbrica stessa. Le corti interne permettono inoltre di avere sempre un affaccio sul verde, sia dagli spazi lavorativi sia dai locali ristorante e mensa. Questa continuità visiva e funzionale è confermata dal concept alla base dell’interior design, che punta a realizzare ambienti ampi improntati alla collaborazione e alla condivisione, con finiture e soluzioni di arredo che garantiscano durabilità, facilità di manutenzione e funzionalità.

L’entrata dell’edificio è preceduta da un lungo portico, che conduce dipendenti e visitatori alla hall di ingresso vetrata, dove è possibile accomodarsi su panche e divanetti imbottiti. Qui le grandi lastre ceramiche effetto marmo Calacatta Oro posate a pavimento salgono sul fronte del banco reception, che risalta sulla parete retrostante, rivestita in lastre di grès porcellanato effetto acciaio Cor-ten. Per gli spazi operativi del complesso è stata scelta invece una finitura chiara, ispirata ai pavimenti in cemento spatolati a mano. Questi ambienti, che includono open space, uffici singoli e doppi e sale riunioni, presentano tra loro una continuità materica e cromatica, che privilegia toni neutri come il bianco e il rovere e viene poi declinata in differenti soluzioni dimensionali e compositive che rispondono alle molteplici esigenze. Le zone lounge e quelle per lo smart working, entrambe ricavate all’interno dell’open space, sono invece caratterizzate da colori più accesi, come verde, arancione e viola. Nell’ambiente che ospita la mensa, infine, è stato scelto il blu per le sedute imbottite e la parete di fondo, accostato al legno chiaro di tavoli e sedie.

Le postazioni di lavoro sono organizzate in modo da assicurare massima flessibilità e comfort, con arredi versatili e modulari, quali elementi a giorno, armadiature per riporre gli oggetti personali e vani appendiabiti. Le aree relax sono posizionate in corrispondenza dei distributori automatici, con tavoli alti e sgabelli per piccole pause. Inoltre, lungo gli spazi di percorrenza in prossimità degli uffici chiusi, sono state allestite zone di attesa con tavolini, sedute fitoformi e tappeti verde lime che rimandano agli spazi esterni. Negli ambienti riservati allo smart working sono presenti phone booth, che introducono un punto di colore e sono rivestiti all’interno in tessuto fonoassorbente.

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