Un rifugio di salute e benessere avvolto dalla natura: il nuovo centro termale a Bad Wiessee, nel sud della Germania, accompagna gli ospiti in un percorso psicofisico di riavvicinamento a se stessi e all’ambiente. La località bavarese, situata sulle sponde del lago Tegernsee, è conosciuta fin dal 1910 per le sue fonti termali. Il nuovo stabilimento Jod-Schwefelbad, inaugurato nel 2020 dopo quasi due anni di lavori, è stato progettato da Matteo Thun & Partners, studio di architettura e design guidato da Matteo Thun e Antonio Rodriguez specializzato nella progettazione di hotel e residenze di lusso.
La spa termale di Bad Wiessee prende il nome dagli elementi contenuti nelle acque sorgive del posto: iodio (Jod) e zolfo (Schwefel), una combinazione molto rara ed efficace in termini di prevenzione e nel trattamento di diverse patologie. L’approccio progettuale si basa sui principi della salutogenesi, secondo cui le persone si rigenerano molto meglio in un ambiente piacevole.
L’edificio racchiude una superficie di 1.200 m2 articolati su due livelli, con una pianta suddivisa in quattro aree, ognuna incentrata su un atrio con illuminazione zenitale. Il progetto si sviluppa nella creazione di una sequenza di ambienti che conduce progressivamente il visitatore dagli spazi pubblici a quelli privati. Un percorso che inizia dalla corte di ingresso, attraversata dall’acqua, per poi continuare nella reception, passando per gli atri di distribuzione, fino ad arrivare alle singole stanze riservate ai trattamenti.
Ogni cabina contiene una vasca e un lettino ed è dotata di una propria terrazza, disegnata nello stile di un giardino zen. La struttura, che attinge a sorgenti sotterranee situate a 700 metri di profondità, include vasche e spazi per inalazioni, oltre a un reparto per la cura degli occhi. Al piano inferiore, da cui si può accedere direttamente al giardino, si trovano ulteriori sale dedicate ai trattamenti curativi e di benessere. Attraverso il patio interno e le ampie vetrate, l’edificio dialoga con il paesaggio circostante, in cui si inserisce armoniosamente grazie all’uso di materiali naturali, come la pietra e il legno.
La facciata è caratterizzata da un rivestimento in abete bianco, che si snoda in una serie di pannelli verticali posizionati di taglio rispetto alle pareti dell’edificio, in modo da permettere alla luce di entrare, preservando allo stesso tempo la privacy degli ospiti. Le doghe, che con il tempo vireranno verso il grigio, sono delimitate da due bande metalliche orizzontali che corrono in cima e alla base. Il legno, materiale prediletto di Matteo Thun, si ritrova in abbondanza anche negli ambienti interni, dominati da una tavolozza di colori chiari e caratterizzati da contaminazioni stilistiche di ispirazione orientale.
Il progetto porta la natura dentro le stanze dello stabilimento Jod-Schwefelbad, che inonda gli ospiti in un bagno di luce, acqua e verde, creando un’esperienza olistica per il corpo e l’anima. Il contatto con lo spazio esterno si esprime anche nelle soluzioni adottate per garantire il comfort ambientale, concepite all’insegna della sostenibilità. Le stanze godono di un’illuminazione naturale indiretta, mentre per la ventilazione e la climatizzazione è stato previsto un sistema speciale che utilizza l'aria notturna delle vicine montagne.
Luogo: Bad Wiessee, Germania
Committente: Jod-Schwefel-Bad Wiessee
Completamento: 2020
Superficie lorda: 1.350 m2
Progetto architettonico e degli interni: Matteo Thun & Partners
Architetto Locale: Hirner Riehl Architekten, IMP Ingenieure
Consulenti
Paesaggio: HKK Landschaftsarchitektur, Lex Kerfers Landschaftsarchitekten
Legno: Blaesig Architekten
Fotografie di Jens Weber, courtesy Matteo Thun & Partners
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