WhiteBlades: complexity and simplicity in search of identity
Giuseppe Todaro Architect
Production
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Future
Avendo ottenuto l'assegnazione dell'area da parte del Consorzio ASI (Area di Sviluppo Industriale) si è proceduto allo sviluppo del progetto per una attività produttiva successivamente approvato secondo l'iter burocratico. All'interno dell'area di progetto di forma rettangolare il volume costruito rispetta la geometria del lotto, lasciando a contorno spazi liberi per parcheggi, spazi di manovra ed aree a verde. “Complessità intesa some semplicità risolta”, vuole essere la risposta ad un intervento progettuale che intende risolvere le esigenze di una committenza avente come obbiettivo la realizzazione di un centro di imballaggio e spedizione. La tipologia con la quale ci si confronta (capannone industriale) che nell'immaginario collettivo è una “scatola”, pone l'attenzione del “come” formalmente dare un'identità d'immagine che sia compatibile con la sua destinazione funzionale. L'economia di costruzione nelle sua serialità risolve la complessità dell'oggetto nella semplicità del gesto progettuale: due lame aventi altezza differente, leggermente traslate, tagliano ed invadono un parallelepipedo. Le due lame ritagliano l'head (gli uffici gestionali) che grazie alla traslazione ed alla distanza fra le medesime creano un volume che s'incastra e dialoga con il restante corpo, sia in termini formali che funzionali. Il parallelepipedo planimetricamente viene suddiviso in tre zone aventi rispettivamente due funzioni, un'area più grande di stoccaggio, percepita all'esterno con una grande finestra rettangolare che dialoga fortemente con la gestualità delle lame, e le altre due di lavorazione e gestione con il pubblico. Collegamenti verticali, percorsi, doppie altezze, vetrate, aperture, giocano fra loro nella ricerca di una spazialità equilibrata e conforme alla sua destinazione. Il volume di testa, sul fronte principale, definito dalle due “lame”, si sviluppa su due piani. All'ingresso una scala elicoidale di grandi dimensioni collega i due livelli all'interno di uno spazio a tutta altezza. Lo spazio di stoccaggio dialoga con l'inserimento all'interno del volume delle due lame, oltre che con la grande finestra, e visivamente con il collegamento aereo fra gli uffici gestionali e di lavorazione e gestione con il pubblico. I medesimi aventi anche una doppia altezza, letta all'esterno con una grande apertura quadrata sia sul fronte principale che quello retrostante, sul fronte longitudinale presentano un ritmo costante di finestrature.
Credits
Trapani
Italia
Privato
06/2020
3520.31 mq
Giuseppe Todaro Architect
Giuseppe Todaro Architect
Model: Maurizio La Grutta / Rendering: Alberto Romano / Graphic Update: Fabio Amantia / Video Editing : Sergio Marceca
Curriculum
Erice 1976) Si laurea in architettura nel 2002 a Palermo con tesi in progettazione architettonica, relatore Bibi Leone. E' stato Professore a contratto presso la Facoltà di Architettura di Palermo ed assistente ai corsi di Progettazione Architettonica tenuti da Bibi Leone, Giovanbattista Magazzú e Marcello Panzarella. Dal 2006 è docente del Seminario itinerante di progettazione Villard de Honnencourt. Nel 2004 ha fondato lo studio Giuseppe Todaro Architect. La sua attività spazia dall‘architettura alla progettazione urbana e l‘interior design, con progetti che hanno avuto visibilità nazionale ed internazionale in mostre e pubblicazioni. Il 19 Gennaio 2013 incontra Alvaro Siza Vieira presso il suo studio a Porto con il quale intrattiene una conversazione pubblicata in Muratore di opera grave. Conversazione con Alvaro Siza Vieira, Edizioni LetteraVentidue.
http://www.todaroarchitect.com