Il nuovo centro sportivo del Sassuolo Calcio: Mapei Football Center
Onsitestudio
Sport&Leisure
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Completed
Mapei Football Center
Paesaggio
Il progetto del centro sportivo del Sassuolo Calcio ( 6 campi da gioco con tribuna coperta da 200 spettatori, gli uffici sede della societa’ calcistica, spogliatoi, servizi, fisioterapia, palestre per le 21 squadre dalla Serie A alle giovanili) fonda le sue premesse nel rapporto con il paesaggio agricolo aperto e pianeggiante, inserendo nel contesto l’edificio come un grande elemento orientato, come un decumano nella stessa direzione della centuriazione, dei campi agricoli ed ora dei campi sportivi.
Tipo e relazioni
L’edificio principale si allunga tra i campi da calcio prendendone le dimensioni e rappresentando un bordo costruito e solido analogo a quello delle tribune degli stadi oppure di una balconata urbana come nelle prime immagini di calcio storico. L’edificio si situa direttamente sul suolo senza mediazioni, esprimendo una relazione spaziale diretta con il contesto circostante, testimonianza del retaggio tipologico delle antiche barchesse, adagiate senza elementi di transizione sul suolo della campagna emiliana. Al contrario dei tipi basati sull'aggregazione di elementi come blocchi funzionali come nelle espansioni urbane più recenti, il progetto del Mapei football Center si distingue per un attitudine più sintetica: un unico edificio.
Forma
Il volume si articola tipologicamente disponendo in verticale su tre piani il programma funzionale in una sequenza ordinata e morfologicamente significativa (prima squadra, giovanili, tecnici e dirigenti). L’intento è anche quello di consumare meno suolo possibile in controtendenza rispetto al contemporaneo uso del paesaggio, disponendo il suo programma funzionale in verticale. L’edificio con una dimensione analoga a quella dei campi da gioco, costituisce una presenza calma, visibile da grande distanza, landmark riconoscibile e paesaggistico, dando continuità alla memoria storica del sistema orizzontale dell’ambiente agricolo, attraverso un nuovo significato. L’edificio entra in relazione con il paesaggio con la sua scala controllata (un’altezza di 12 metri circa) rappresentando perciò uno sfondo discreto alle alberature (i pioppi cipressini avranno la stessa altezza) e lasciando la prospettiva libera dall’edificio verso il canale di Modena e l’orizzonte lontano.
Ghirri
L’edificio trova un’eco nell’immagine del fotografo Luigi Ghirri, Cittanova, 1984 per la sua espressione dell’ambigua e speciale monumentalità di piccole facciate di edifici civili o religiosi isolati e disposti nell’orizzontalità del paesaggio della via Emilia. La facciata Nord è quella principale, dove è posizionato l’ingresso. La facciata è curva per ricevere la luce del sole verso est e ovest, è concava per accogliere le persone e i flussi che arrivano sia dai lati che di fronte. Una panca lungo tutta la curva della facciata definisce una piccola piazzetta con una grande quercia.
Architettura antica.Paesaggio nuovo
Il progetto associa l’edificio principale del nuovo centro sportivo all'immagine di un’architettura antica all’interno di un paesaggio nuovo. Intendiamo con questo la capacità dell‘architettura antica di mettersi in relazione sintetica con il paesaggio, per le relazioni che è capace di instaurare con la dimensione e la scala dello spazio circostante e per la presenza fisica della costruzione. Il riferimento tipologico è agli elementi in linea, fondati sulla ripetizione di strutture in mattoni delle grandi architetture agricole di servizio, come le barchesse oppure le antiche fabbriche di ceramiche di questa zona oppure ai tipi degli edifici sportivi dell’antichità greca e romana che si disponevano longitudinalmente sul bordo dei campi. Nella forma autonoma sono contenuti caratteri legati ad una singolare monumentalità, come espressione del tono necessario ad un edificio con ruolo pubblico ed anche dell’atmosfera in qualche modo attesa per la sede di una società calcistica, proprio in Italia.
Credits
Sassuolo
Italia
US Sassuolo Calcio
06/2019
3500 mq
Onsitestudio - Giancarlo Floridi, Angelo Lunati
Cesare Galligani (project leader), Paolo Volpetti, Marco Fancelli, Nicolò de Paoli, Veronica Lazzaro, Davide Macchi, Pietro Manazza, Michele Miserotti
Colombo Costruzioni Spa
Structural project: Milan Ingegneria srl - MEP: Deerns Italia spa - Fire prevention: AFC srl - Landscape design: Studio Giorgetta Architetti Paesaggisti
Filippo Romano
Curriculum
Onsitestudio is an architectural practice founded in Milan in 2006. The studio is headed by Angelo Lunati and Gian Carlo Floridi. At this moment it employs 18 stable collaborators.
The projects of the studio are informed by a sensitive approach to physical consistency according to the tone of contexts and by the potential of materials and construction as a matter of experience and atmosphere of places. Since its founding Onsitestudio aims at combining an experimental dimension together with a professional one, to find answers to complex problems through an accurate control of design process and a continuous coordination with different consultants. Among the most relevant projects and realizations of the office, the school complex at Cascina Merlata (2016), the Pirelli learning center (2018), the Duca d’Aosta Hotel (2015) and the EXPO service architectures (2015). Onsitestudio work has been published in italian and International magazines and books and displayed in several exhibitions.