Il Nuovo Centro Anziani Villaggio S. Elisabetta A Varna
Solarraum, Cooprogetti, Pinearq
Health
/
Future
Il nuovo centro residenziale deve relazionarsi con un contesto residenziale diffuso caratterizzato da edifici con altezze contenute. Non lontano dall’area di intervento sorge il complesso ospedaliero, più a ovest l’asse autostradale e quello ferroviario.
La proposta sviluppata si struttura come un “quartiere” organizzato attorno ad un sistema di edifici bassi a due livelli, che realizzano corti interne. Colloca lungo l’asse stradale di riferimento (Alte Strasse) la piazza sulla quale si affaccia il Centro Diurno, pensato come una struttura che raccoglie una serie di servizi di riferimento anche per il quartiere esistente. Tale configurazione contribuisce ad instaurare delle relazioni molto strette tra le due realtà, rendendo questo nuovo spazio fulcro vivo e partecipe della vita locale.
La piazza viene inoltre definita da un edificio multipiano, che si colloca in parte sopra il Centro Diurno e raccoglie gli appartamenti per persone anziane autosufficienti. La piazza si configura quindi come l’elemento regolatore del sistema, anche in relazione ad una possibile futura espansione del quartiere nelle aree contermini. L’edificio degli appartamenti caratterizzato da quattro livelli fuori terra, si confronta con il complesso ospedaliero limitrofo, offrendo, rispetto a questo, protezione visiva e acustica alla piazza e agli edifici più bassi delle unità abitative. La piazza viene trattata come spazio di vita capace di attirare persone e bambini, sulla quale si affacciano attività e servizi aperti anche alla comunità locale, dotata di uno spazio giochi e di percorsi in grado di creare momenti di incontro e condivisione tra le persone. Analogamente le aree verdi esterne vengono intese come spazi pubblici per la fruizione anche da parte dei residenti del quartiere, attrezzate con percorsi vita e sentieri tematici, nei quali poter instaurare momenti di comunione e ritrovo con gli utenti del complesso residenziale.
Il progetto tende quindi ad allargare lo sguardo al contesto urbano circostante impostando una dimensione più residenziale e meno ospedaliera all’intervento, più consona al quartiere, a cui fornisce una qualità aggregativa e urbana ora mancante. Tale atteggiamento intende garantire agli ospiti un’esperienza abitativa più simile a quella di provenienza, fatta di case unifamiliari, orto, maso, famiglia allargata, rendendo meno traumatico il passaggio dalla realtà precedente a quella attuale anche in termini di relazioni spaziali. Lo spazio interno del piano inferiore, a vocazione più pubblica, si configura come un’estensione della piazza esterna, richiamandone la matericità nella pavimentazione, accentuando la fluidità fra interno ed esterno. Una delle unità dispone di un circuito circolare all’aperto, che struttura un Wanderweg attorno al “giardino degli odori” dedicato agli ospiti affetti da demenza. Un percorso vita accessibile anche all’utenza esterna in orario diurno circonda l’intera struttura. La piazza urbana, pavimentata e punteggiata di sedute ed alberature decidue, permette in caso di necessità l’accostamento dei veicoli per il drop-off ed ospita un piccolo parco giochi per bambini, che si raddoppia con il più grande playground topografico situato dietro alla chiesa, nello spazio riservato al futuro Kindergarten. L’intero parco si struttura seguendo la logica e l’orientamento del meleto, alternando spazi coltivati ad orto ed alberi da frutto; l’impianto si addolcisce in presenza dei percorsi pedonali accessibili, pavimentati con materiale permeabile.
L’intervento sugli spazi aperti si sviluppa in tre parti:
Una struttura a membrana, che avvolge il complesso edificato, e riprende in parte la tessitura dei meleti a filare che si coltivano nei dintorni. Questa membrana verde accoglie un sentiero intervallato da aree attrezzate per fare esercizio fisico, e dà continuità di percorrenza pedonale con il tessuto urbano di Bressanone. Il percorso attrezzato è parte di un circuito urbano aperto a tutti, la membrana non è un limite ma uno spazio osmotico tra la Elisabethsiedlung e la città.
Spazi verdi pubblici, la piazza all’entrata della Elisabethsiedlung, e l’area giochi sul lato strada, sono spazi aperti all’uso cittadino e una facciata verde per la Elisabethsiedlung, che diventa così un nuovo spazio pubblico della città.
Spazi verdi privati, i cortili di ogni gruppo abitativo, che svolgono la funzione di creare comunità per gli abitanti del nucleo e offrono uno spazio gradevole anche per persone con difficoltà motorie o di altro tipo.
Ognuno dei tre spazi ha un carattere distintivo, secondo le diverse esigenze:
Nucleo per la demenza, con percorsi circolari e un corrimano continuo, zone d’ombra con sedute, vegetazione aromatica e arbusti bassi, che permettono mantenere una visibilità continua dentro l’area.
Gli altri due nuclei residenziali, caratterizzati l’uno da frutteti, l’altro da orti in casse elevate, per facilitare il lavoro all’aria aperta e la raccolta di prodotti della terra.
Credits
Varna (BZ)
Italy
Comuni di Bressanone – Varna – Luson (BZ)
01/2024
5800 mq
Architect: Pinearq - Energy designer: Solarraum
Cooprogetti, Pinearq, Solarraum
Structural engineers: Cooprogetti
Curriculum
Solarraum is the one-of-a-kind studio that won the national Award “Casaclima” for four times. Our research-based design method allows to define buildings where architecture and technology creates a synergy between innovative design, sustainability and energy efficiency.
Cooprogetti is a professional studio that operates in Italy and abroad. We are engaged in several services such as design and construction management, architectural and engineering services as well as in scientific and technical consulting services. The services provided by the company cover all the needs related to the design process and construction.
Pinearq is an award-winning architecture studio specialized in the healthcare facilities development and projects implementation across the world. Our work focuses on the high-tech spaces for human-centered design and our over 30 years’ experience allows us to improve processes, fit to different contexts and work with different cooperation and management methods.